Cosa sappiamo sul primo caso umano di influenza aviaria H3N8 rilevato in Cina

Ad essere risultato positivo al ceppo H3N8 dell’influenza aviaria dopo essere stato ricoverato con febbre e altri sintomi è un bambino di 4 anni. Ma le autorità sanitarie comunque parlano di un basso rischio di trasmissione tra le persone

La variante è stata trovata in un bambino di quattro anni della provincia centrale della provincia di Henan. Il 5 aprile scorso mostrava febbre e altri sintomi e pare che il bimbo sia stato in contatto con polli e corvi allevati in casa.

La Cina conferma così ufficialmente il primo caso umano conosciuto del ceppo H3N8 di influenza aviaria, ma secondo le autorità sanitarie il rischio di trasmissione tra le persone rimarrebbe molto basso.

L’infezione riguarda il ceppo circolante dal 2002, quando per la prima volta emerse negli uccelli acquatici del Nord America. Da lì il contagio tra le specie animali è andato avanti riuscendo a infettare cavalli, cani e foche.

Allora, infatti, l’influenza aviaria fece il salto di specie e uccise i cuccioli di foca. Si tratterebbe di una mutazione del virus dell’influenza aviaria, che col tempo ha acquisito la capacità di infettare anche i mammiferi acquatici e nel 2012 provocò una vera e propria strage di foche, in particolare di cuccioli, lungo le coste atlantiche americane del New England.

Lo svelarono i ricercatori del Center for Infection & Immunity (CII) della Columbia University in uno studio pubblicato sulla rivista specializzata mBiorealizzata. Il virus ha provocato negli animali casi fatali di polmonite, accertate fina dal mese di settembre del 2011, quando alcuni esemplari di foca comparvero lungo le coste dal sud del Maine a quelle settentrionali del Massachusetts con sintomi di grave e lesioni alla pelle. La maggior parte erano cuccioli sotto i sei mesi. Dopo aver eseguito un attento screening dei patogeni, i ricercatori scoprirono la presenza del virus H3N8, simile a un virus dell’influenza A che circola dal 2002 tra le anatre del Nord America.

Tra le mutazioni riscontrate nell’H3N8, ce n’è una posseduta anche dal virus H5N1, quello dell’influenza aviaria altamente patogena che ha colpito anche gli esseri umani.

Fino a questo momento H3N8 non era mai stato rilevato negli esseri umani.

Il bambino è risultato positivo al ceppo dopo essere stato ricoverato all’inizio di questo mese con febbre e altri sintomi – dichiara la Commissione Nazionale per la Salute cinese. La famiglia del giovane allevava polli in casa e viveva in una zona popolata da anatre selvatiche.

Il bambino sembrerebbe essere stato infettato direttamente dagli uccelli:

Una trasmissione incrociata di una sola specie – spiega ancora l’NHC. Dai primi studi gli esperti ribadiscono che non è stata riscontrata un’alta capacità di infettare efficacemente gli esseri umani.

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Fonti: NHC / Reuters

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