Scienziati scoprono la funzione di una regione del cervello rimasta misteriosa per 100 anni

Un gruppo di scienziati ha recentemente scoperto una nuova area del cervello, rimasta un mistero scientifico per quasi 100 anni. Si tratta del polo temporale che svolge un ruolo fondamentale per diverse funzioni, come la regolazione del comportamento

I ricercatori hanno scoperto le funzioni di una regione sulla superficie del cervello, che è rimasta un mistero scientifico per quasi 100 anni.

Mentre ogni parte del cervello ha un ruolo specifico e spesso collabora con altre regioni per svolgere compiti complessi, la funzione di questa specifica area ha confuso gli scienziati per quasi un secolo.

La regione, chiamata polo temporale, risiede all’estremità del lobo temporale, ma per decenni i ricercatori che hanno studiato la corteccia cerebrale non sono riusciti a determinarne lo scopo.

Tuttavia, in un recente studio pubblicato su Annals of Neurology, gli scienziati sono riusciti a identificarne la funzione indagando 28 persone affette da una malattia rara che danneggia il polo temporale e chiamata TDP-C.

Lo studio

Utilizzando esami autoptici e dati osservativi di persone con TDP-C, gli scienziati hanno scoperto che il lobo temporale svolge un ruolo fondamentale nel riconoscimento facciale, nella comprensione delle parole e nella regolazione del comportamento.

La ricerca su questa malattia ci aiuta a capire come il cervello decodifica il significato delle parole, i sentimenti degli altri e l’identità dei volti.

Questa conoscenza aiuterà a determinare la natura della malattia e la natura delle reti cerebrali responsabili della comprensione delle parole, dell’identificazione delle persone e del monitoraggio della condotta interpersonale.

Ispirato dalle loro scoperte, il team di ricerca sta studiando la relazione tra questa regione del cervello precedentemente misteriosa e TDP-C.

Inoltre, sperano che la loro ricerca aiuti le persone con questa condizione identificando i fattori di rischio associati alla malattia, e comprendendo meglio come questa progredisce.

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Fonte: Annals of Neurology

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