Come il canto può aiutare a contrastare la demenza senile (VIDEO)

Sapevate che il canto può aiutare a contrastare la demenza senile? Secondo la neuroscienza cantare attiva parti cruciali del nostro cervello legate alla memoria. Se ci pensiamo bene, in effetti, ricordare i testi e la melodia delle canzoni richiede una buona memoria.

Sapevate che il canto può aiutare a contrastare la demenza senile? Secondo la neuroscienza cantare attiva parti cruciali del nostro cervello legate alla memoria. Se ci pensiamo bene, in effetti, ricordare i testi e la melodia delle canzoni richiede una buona memoria.

Quando riusciamo ad imparare una canzone, difficilmente la dimentichiamo. Una volta che il ricordo di una canzone si è formato infatti tende a rimanere molto forte nella nostra memoria. Il vantaggio delle canzoni è che il ritmo e la melodia aiutano a memorizzare il testo. Quando ascoltiamo una canzone e vogliamo memorizzarla il nostro cervello è attivo su più fronti.

Negli anziani che soffrono di demenza senile la musica può diventare un canale di comunicazione molto importante quando altre abilità stanno venendo a mancare. Una persona – anche se è triste pensarlo – potrebbe non riuscire più a riconoscere i propri famigliari ma nello stesso tempo potrebbe essere in grado di ricordare e di cantare una canzone.

Gli esperti si stanno soffermando sul ruolo della musica e del canto come strategie per migliorare la memoria e per contrastare la demenza senile. Uno studio in proposito è stato condotto da un gruppo di ricerca guidato da Carol Kruumhansl presso la Cornell University.

I ricercatori hanno scoperto che la maggior parte delle persone sono in grado di riconoscere canzoni molto famose come Hey Jude dei Beatles o Thriller di Michael Jackson dopo aver ascoltato solo un secondo del brano.

Altri studi hanno indagato la memoria musicale e hanno iniziato a comprendere che molto probabilmente questo tipo di memoria viene conservato in chi soffre di demenza senile.

Un ulteriore studio condotto da Jorn-Henrick Jacobsen ha scoperto che i ricordi delle vecchie canzoni attivano aree del cervello molto specifiche: il cingolo anteriore caudale e l’area motoria supplementare pre-ventrale. Pare proprio che queste aree del cervello riescano a resistere agli effetti dannosi del morbo di Alzheimer.

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Nel corso del tempo l’idea che le persone con demenza senile possano beneficiare del canto e di altre attività musicali si è fatta strada sempre di più tanto che alcune associazioni che si occupano dei pazienti malati di Alzheimer hanno iniziato a proporre dei momenti dedicati alla musica e al canto.

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Proprio il momento del canto e dell’ascolto della musica sta diventando fondamentale per ritrovare il legame tra i pazienti e i loro figli o i loro nipoti, dato che cantare diventa un vero e proprio canale di comunicazione e rende piacevole un momento da trascorrere in compagnia.

Sembra proprio che il cervello dei pazienti con demenza senile non voglia rinunciare alla musica e al canto. Gli esperti si sono anche chiesti come mai proprio il canto sia un’attività così importante per queste persone.

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Una delle possibili risposte è molto semplice. La musica è una delle ancore più potenti nella comunicazione. Fa nascere emozioni e soprattutto evoca ricordi del passato. Sono proprio i ricordi che riescono a rafforzare il nostro senso di identità e può darsi che la musica e il canto servano a chi soffre di demenza per ritrovare se stesso.

Ad esempio una persona anziana malata di Alzheimer potrebbe ricordare qualcosa di quando era ragazzo ascoltando una vecchia canzone. Senza contare che la musica è un ingrediente di base per la comunicazione emotiva e che il canto può aiutare i pazienti e i loro famigliari a riallacciare i rapporti.

La musica – per tutti, non solo per chi soffre di demenza senile – può diventare un’occasione davvero importante per rilassarsi, per ricaricarsi o semplicemente per cantare, per ballare e per trascorrere del tempo in compagnia divertendosi.

Si parla inoltre molto di musicoterapia e dell’utilizzo della musica negli ospedali per aiutare i pazienti a trascorrere meglio il periodo di degenza. Ascoltare la musica giusta favorisce il relax e riduce lo stress, aiuta a ridurre la percezione del dolore e i sintomi della depressione.

Serviranno ulteriori studi per confermarlo ma secondo i ricercatori dal lato pratico è già evidente che la musica e il canto possano contribuire a migliorare l’umore, ma memoria e la qualità della vita complessiva delle persone affette da demenza senile. In particolare, la musica diventa un canale di comunicazione fondamentale quando tutte le altre possibilità sono chiuse.

A questo proposito un video davvero commovente sta diventando virale. Su Youtube possiamo guardare e ascoltare un figlio cantare in auto insieme al padre di 79 anni, malato di Alzheimer. Questo video ha contribuito a raccogliere oltre 30 mila euro da donare in beneficenza all’Alzheimer’s Society.

Marta Albè

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