Quanto ti conosci davvero? 5 domande da farti ogni giorno per capire quanto vali davvero

Ecco alcune domande-guida per iniziare a conoscere meglio noi stessi e capire quali sono le nostre reali potenzialità

Sentirci smarriti e spaesati, non sapere che direzione stia prendendo la nostra vita, è una sensazione nota a molte persone: non è raro infatti che, travolti dal trantran quotidiano e persi dietro a mille impegni, ci si “dimentichi” quali siano i nostri obiettivi, cosa vogliamo fare, come vogliamo condurre le nostre giornate.

Interrogarsi sui nostri punti di forza, sulle nostre passioni e su ciò che ci fa stare bene è il primo passo per rientrare in contatto con la nostra essenza più profonda e riconnetterci con il nostro Io.

Ma come fare? Abbiamo selezionato per voi cinque spunti di riflessione, cinque domande da porsi ogni giorno per capire quali strumenti abbiamo a disposizione per realizzare la vita che desideriamo.

Attenzione: si tratta di interrogativi piuttosto complessi, che non possono essere risolti in fretta e furia, ma che hanno bisogno di tempo e concentrazione per essere sviscerati appieno.

Prendiamoci quindi un impegno con noi stessi e dedichiamo qualche minuto di ogni nostra giornata alla riflessione: con il tempo diventeremo persone più centrate e consapevoli – e anche la nostra vita professionale ne trarrà giovamento.

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Cosa mi rende unico rispetto agli altri?

Siamo tutti degli individui unici: non esistono al mondo due persone uguali, con le stesse capacità, gli stessi punti di forza e le stesse peculiarità.

Per riuscire ad avere successo nella vita e anche imparare ad accettarci per quello che siamo, è importante comprendere quali sono quegli elementi che ci rendono unici, che ci differenziano da tutti gli altri e che ci permettono di riconoscerci come individui nella moltitudine.

Questa domanda, che abbiamo voluto mettere in cima alla lista del questionario, è forse la più difficile e occorrono tempo e impegno per trovare una risposta.

Quali sono le mie abilità o talenti naturali?

Durante questo momento di consapevolezza e autoanalisi, chiediamoci: cosa sappiamo fare meglio? cosa ci viene naturale? quali sono quelle attività o quei compiti che riusciamo a svolgere con successo e senza fatica, arrivando magari dove altri si fermano?

Porsi questi interrogativi può aiutarci molto nella scelta del nostro percorso accademico o professionale, permettendoci di avvicinarci a mestieri e a campi di studio che ben si allineano con la nostra naturale indole e dando a noi stessi la possibilità di studiare o fare quello che ci piace davvero.

Ma, anche se lo studio è ormai concluso e il lavoro non può essere cambiato, comprendere quali sono i nostri talenti ci può aiutare: sapere quali sono i nostri punti di forza ci permette di comprendere quali sono i lati della nostra personalità su cui possiamo fare affidamento, e quelli ancora da migliorare.

Per esempio, se siamo naturalmente inclini all’ordine e alla precisione, possiamo stare tranquilli che non perderemo mai nulla. Al contrario, se sappiamo di essere dei ritardatari, potremmo dover lavorare un po’ sul rispetto delle scadenze e degli impegni presi.

In quali attività o situazioni mi sento più energico e coinvolto?

Se il lavoro non ci entusiasma, probabilmente significa che esso non è allineato con il nostro sentire, con le nostre vere passioni e con ciò che ci piace fare.

Al contrario, potremmo avere dei cavalli di battaglia, dei punti di forza o delle cose che sappiamo fare particolarmente bene e che possono anche non avere nulla a che vedere con la nostra professione.

Potremmo, per esempio, essere bravissimi a fare i dolci, oppure saper guidare la macchina molto bene o ancora avere grandi capacità comunicative ed essere persone socievoli pur facendo un lavoro in cui trascorriamo molto tempo da soli.

Dedichiamo qualche minuto della nostra giornata a chiederci quali sono le attività che amiamo fare, che ci fanno sentire vivi e che ci entusiasmano ancora, malgrado il passare del tempo.

Potremmo praticare con più frequenza queste determinate attività che ci rendono felici, oppure implementarle in qualche modo nella nostra professione per portare gioia anche nel nostro ambiente di lavoro.

Cosa mi entusiasma e mi motiva di più nella vita?

Per essere costanti e riuscire a portare avanti i nostri progetti abbiamo bisogno di disciplina e tanta determinazione – ma non possiamo negare il valore aggiunto della passione, che ci sprona a superare i nostri stessi limiti, a vincere la stanchezza, a trovare soluzioni a ogni problema.

Cosa ci appassiona? Cosa ci tiene svegli fino a notte fonda e ci spinge a impegnarci con l’entusiasmo di un bambino? Rispondere a questi interrogativi è un primo passo per ritrovare l’entusiasmo perso sul lavoro o nella vita personale.

In quali situazioni mi sento più sicuro o sicura di me stessa?

Tutti noi abbiamo una nostra “zona di confort”, ovvero un luogo o un’attività in cui ci sentiamo davvero a nostro agio e non avvertiamo imbarazzo o insicurezze: potremmo sentirci a nostro agio lavorando con i bambini, oppure aiutando gli anziani, o ancora sistemando un archivio, o all’interno del nostro cerchio di amici fidati.

Sapere quali sono il luogo e il momento che più ci mettono a nostro agio è importante per capire dove tornare quando ci si sente smarriti e persi – ma attenzione: rintanarsi nella zona di confort potrebbe trasformarsi in un limite alla nostra crescita personale.

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