Dieta chetogenica: cos’è, esempi, menu e perché sarebbe da evitare

La dieta chetogenica è sostanzialmente una dieta low carb, ma non fa per tutti. Ecco come funziona. Una dieta low-carb che tende a ridurre drasticamente i carboidrati. Come funziona la diete chetogenica, il cui obiettivo è di ricondurre l'organismo a uno stato metabolico particolare per molti versi è simile a quello che si ottiene digiunando

Una dieta cheto o chetogenica è una dieta a basso contenuto di carboidrati, in base alla quale il proprio corpo si trasforma in una vera e propria “macchina brucia grassi”. Avrebbe la capacità di far perdere peso, ma in cosa consiste effettivamente una dieta chetogenica? E funziona davvero?

Più che “dieta”, chi ne supporta le virtù tende a definire la dieta chetogenica una “strategia nutrizionale” che si basa sulla riduzione di carboidrati associata all’aumento della quota di grassi nella dieta (generalmente in misura del 75% di grassi e del 25% tra carboidrati e proteine) e che induce il corpo a uno stato definito di “chetosi”. Con essa, cioè, l’organismo sarebbe “costretto” a produrre autonomamente il glucosio necessario alla sopravvivenza e ad accrescere il consumo energetico dei grassi contenuti nel tessuto adiposo.

La dieta chetogenica, quindi, sfrutterebbe la capacità del corpo di convertire i grassi in energia. La sua particolarità è anche l’uso di integratori per non far mancare nulla all’organismo soprattutto nel periodo iniziale della dieta.

Cosa significa “chetogenica”

L’appellativo “chetogenica” deriva dal fatto che questo regime alimentare fa produrre al corpo piccole molecole di combustibile chiamate “chetoni”, un carburante alternativo per il corpo usato quando il glucosio scarseggia. Il nostro organismo, infatti, ha due opzioni da utilizzare come carburante metabolico: o il glucosio o i chetoni (il carburante alternativo). Quando non sono disponibili o non sono sufficienti i carboidrati per produrre glucosio (nel caso di un digiuno, per esempio), il corpo produce chetoni dal grasso come fonte di energia alternativa.

Quindi, i chetoni vengono prodotti se si ingeriscono pochissimi carboidrati (che vengono rapidamente decomposti in glicemia) e solo quantità moderate di proteine (l’eccesso di proteine può anche essere convertito in zucchero nel sangue).

I chetoni sono prodotti nel fegato, dal grasso, e, proprio in quanto “carburante”, anch’essi vengono usati in tutto il corpo, incluso il cervello.

Quando il corpo produce chetoni, si dice “in chetosi”. Il modo più veloce per arrivarci è il completo digiuno (quindi si può dire che l dieta chetogenica, limitando i carboidrati, imiti lo stato metabolico del digiuno), ma ovviamente è impossibile seguirlo per sempre.

Leggi anche: Dieta mima digiuno, funziona davvero? I risultati della ricerca

Cos’è e come funziona la dieta chetogenica

dieta keto 1

Come abbiamo visto, la dieta chetogenica è uno stile alimentare che induce l’organismo a formare da sé i corpi chetonici, ossia quelle sostanze acide da cui prende il nome, come il beta-idrossibutirrato, l’acetone e l’acido acetacetico. La produzione di corpi chetonici avviene quando si assumono pochissimi zuccheri: in questo caso l’organismo e il cervello cominciano a servirsi proprio dei corpi chetonici come fonte di energia.

In altre parole, i corpi chetonici raggiungono un livello superiore rispetto a una condizione normale e il loro eccesso, responsabile tra l’altro dell’abbassamento del pH sanguigno, è detto chetosi. La presenza di corpi chetonici nel sangue esercita diversi effetti sul corpo, primi tra tutti un rapido dimagrimento.

In campo medico, la dieta chetogenica viene usata nei casi di epilessia, perché si è osservato che sarebbe in grado di sedarne le crisi, mentre è in fase di studio l’applicazione della dieta ad altre patologie.

Ultimamente, però, c’è la tendenza ad “usare” questa dieta semplicemente per perdere peso, sottovalutando che si tratta comunque di un regime che deve essere seguito da un medico specializzato e che spesso ha bisogno di essere accompagnato da alcuni integratori.

La dieta chetogenica come terapia medica non farmacologica

Dal momento che i corpi chetonici possono essere utilizzati dal cervello come carburante alternativo al glucosio, oramai da decenni costituiscono la base della terapia di elezione della sindrome da deficit di GLUT1 in cui è geneticamente deficitaria la sintesi del trasportatore di glucosio al cervello (si tratta di malattie in cui vi è un’alterazione nell’utilizzazione di carboidrati e quindi un deficit nella disponibilità di energia nel cervello).

Ma originariamente la dieta chetogenica fu messa a punto agli inizi del secolo scorso per curare le forme di epilessia farmaco resistente dei bambini. La condizione di chetosi o di chetoacidosi sarebbe infatti in grado di ridurre le manifestazioni e la gravità degli attacchi epilettici convulsivi.

Dieta chetogenica, cosa mangiare ed esempio di menu

È chiaro, quindi, che per raggiungere lo stato di chetosi è necessario mangiare alimenti che non contengano carboidrati, limitare quelli che ne apportano pochi ed evitare i cibi che ne sono ricchi.

Gli alimenti che si possono mangiare in regime chetogenico sono:

  • carne, prodotti della pesca
  • uova
  • formaggi
  • grassi e oli da condimento
  • ortaggi

Da evitare:

  • cereali, patate e derivati
  • legumi
  • bibite, dolciumi
dieta keto

Esempio di menu

Questo è un menu chetogenico generale di una settimana che può essere modificato a seconda delle esigenze alimentari individuali (Fonte):

Lunedì:
Colazione: due uova fritte con verdure saltate in padella
Pranzo: un hamburger alle erbe condito con formaggio, funghi e avocado con verdure
Cena: braciole di maiale con fagiolini saltati in olio di cocco

Martedì:
Colazione: frittata ai funghi
Pranzo: insalata di tonno con sedano e pomodoro e verdure
Cena: pollo arrosto con salsa di panna e broccoli saltati

Mercoledì:
Colazione: peperone ripieno di formaggio e uova
Pranzo: insalata di rucola con uova sode, tacchino, avocado e gorgonzola
Cena: salmone grigliato con spinaci saltati in olio di cocco

Giovedì:
Colazione: yogurt magro
Pranzo: bistecca con riso al cavolfiore, formaggio, erbe, avocado e salsa
Cena: bistecca con broccoli di formaggio

Venerdì:
Colazione: avocado al forno
Pranzo: insalata Caesar con pollo
Cena: braciole di maiale con verdure

Sabato:
Colazione: pane tostato con cavolfiore condito con formaggio e avocado
Pranzo: hamburger di salmone
Cena: polpette servite con spaghetti di zucchine e parmigiano

Domenica:
Colazione: budino di chia di latte di cocco condito con noce di cocco e noci
Pranzo: insalata preparata con verdure, uova sode, avocado, formaggio e tacchino
Cena: pollo al cocco e al curry

Dieta chetogenica, perché sarebbe da evitare e chi non può seguirla

Come moltissimi regimi alimentari simili, anche quella chetogenica è sostanzialmente una dieta sbilanciata che tende a limitare l’assunzione di alcuni nutrienti anche molto importanti. Va da sé, quindi, che questa dieta può portare a molti svantaggi, la maggior parte dei quali dipende dai livelli di corpi chetonici presenti nel sangue.

Al di là della sindrome detta “keto flu”, ovvero una condizione di disagio generalizzato provocata dallo squilibrio metabolico ancora non compensato del tutto dall’organismo, il Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Università di Pavia ha indicato in maniera molto esaustiva i vari danni a breve e a lungo termine che possono derivare da un simile stile alimentare. Anche se usato come “terapia”, può presentare alcuni effetti collaterali.

Principali complicanze a breve termine:

  • nausea e vomito
  • diarrea
  • rifiuto del cibo, inappetenza
  • sonnolenza
  • ipoglicemiaDis
  • didratazione
  • acidosi (aumento di sostanze acide nel sangue)

Principali complicanze a lungo termine:

  • stitichezza
  • iperuricemia (aumento dell’acido urico nel sangue); Ipocalcemia (diminuzione del livello di calcio nel sangue); Ipoproteinemia (diminuzione della quantità di proteine nel sangue)
  • calcolosi renale (formazione di calcoli nelle vie urinarie)
  • acidosi (aumento di sostanze acide nel sangue)
  • ritardo della crescita

C’è poi chi non deve nemmeno lontanamente pensare di seguire una dieta chetogenica e si tratta di coloro che:

  • prendono farmaci per il diabete, come l’insulina
  • assumono farmaci per l’ipertensione
  • allattano al seno

Leggi anche: Carboidrati: quali scegliere in base all’indice glicemico?

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