La frutta sta scomparendo dalle tavole degli italiani (e questo è un serio problema)

In Italia gli acquisti di frutta sono in netto calo, con 1 frutto su 10 che sta "scomparendo" dalle tavole dei consumatori, secondo un'analisi della Coldiretti. Il calo dei consumi è dovuto a molteplici fattori, tra cui l'aumento dei prezzi dell'energia e le conseguenze dell'emergenza climatica. Questa situazione mette in pericolo la salute dei cittadini ma anche il settore ortofrutticolo italiano

La frutta, uno degli alimenti più sani che dovremmo sempre inserire nella nostra dieta quotidiana, sta piano piano scomparendo dalle tavole degli italiani.

Secondo l’analisi condotta dalla Coldiretti e presentata al tavolo ortofrutticolo convocato dal Ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare, Francesco Lollobrigida, i consumi di frutta stanno registrando un preoccupante calo, con la scomparsa di 1 frutto su 10 dalle nostre tavole.

Ma cosa sta accadendo di preciso? I dati provenienti da Cso Italy, relativi al primo semestre dell’anno, rivelano che gli italiani hanno drasticamente ridotto i propri acquisti di frutta. Una tendenza negativa che ha interessato non solo la frutta ma anche gli ortaggi, con un calo del 6%.

Se vi state chiedendo quali sono i frutti che stanno scomparendo dalle tavole degli italiani, questi alcuni esempi:

  • Angurie: -25%
  • Meloni: -15%
  • Arance: -14%
  • Fragole: -5%

Tali cifre, sottolinea la Coldiretti, sono allarmanti, soprattutto se consideriamo che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nell’ambito di una dieta sana, raccomanda un consumo minimo di 400 grammi di frutta e verdura fresca al giorno.

Attualmente, il consumo medio pro capite si attesta a soli 250 grammi, e questa situazione è particolarmente preoccupante per i bambini e gli adolescenti, che consumano quantità che sono addirittura sotto la metà del fabbisogno giornaliero raccomandato.

Un trend che può avere ripercussioni negative sulla salute, aumentare i rischi legati all’obesità e alle malattie ad essa correlate, con possibili impatti negativi sulla spesa sanitaria.

Ma quali sono le cause del calo di consumi di frutta?

Indubbiamente, sta pesando parecchio l’aumento dei prezzi. Si fanno sentire le conseguenze dei rincari di energia e materie prime ma anche l’emergenza climatica in corso, inclusa l’alluvione che ha colpito la Romagna e i raccolti di questa regione ma il problema è abbastanza generalizzato in tutta Italia.

Ad esempio, si è verificato un calo impressionante del 63% nella produzione di pere.Una situazione che mette a rischio il futuro dei frutteti italiani, che hanno già perso 100 milioni di alberi negli ultimi 15 anni, e ovviamente di chi ci lavora.

Leggi anche: Crolla la produzione di pere in Italia: 6 su 10 “sparite” dalle nostre tavole a causa dei cambiamenti climatici

Promuovere una dieta sana nelle scuole (e controllare le importazioni)

Per affrontare questo problema in modo più ampio, Coldiretti sottolinea che è essenziale promuovere la frutta e la verdura nelle scuole con azioni di educazione alimentare incentrate sulla stagionalità e il consumo di ortofrutta locale. È anche importante incrementare i controlli sulle importazioni di prodotti da Paesi che non garantiscono un adeguato controllo della situazione fitosanitaria.

Ricordiamoci quindi, nonostante le difficoltà, di mettere in tavola più frutta. Acquistiamola sempre di stagione, possibilmente da agricoltori della nostra zona e biologica.

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Fonte: Coldiretti

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