Etichette alimentari: 10 diciture ingannevoli a cui fare attenzione

Sulle confezioni dei prodotti alimentari si trovano alcune diciture a cui è bene fare attenzione. Ecco quali.

Ormai sappiamo quanto sia importante leggere con attenzione le etichette alimentari per fare una spesa consapevole e scegliere cosa portare in tavola. Esistono però alcune diciture “ingannevoli” che si trovano frequentemente e a cui è bene fare attenzione. Ecco quali.

Le etichette sono fatte per informare i consumatori ma allo stesso tempo i produttori attraverso questo strumento cercano di attirare l’attenzione e la fiducia dei clienti utilizzando alcune parole piuttosto che altre. Questo in alcuni casi genera confusione e si può ritenere di avere in mano qualcosa di diverso rispetto a quello che davvero è. Si gioca con le parole, con aggettivi, con immagini o descrizioni di cibi, si omettono volutamente alcune cose. Le strategie sono molte.

Ecco allora che bisogna prestare particolarmente attenzione e verificare bene gli ingredienti quando troviamo ad esempio queste 10 diciture:

Naturale

Chi non si sente rassicurato quando vede su una confezione la scritta “naturale”? Se troviamo questo termine ci sentiamo più sicuri di acquistare qualcosa di migliore ma in realtà ciò non è sempre vero. È abbastanza scorretto utilizzare questo termine ad esempio in alimenti in cui compaiono anche sostanze chimiche o che comunque sono molto elaborati ed industriali, eppure compare. Questa dicitura, infatti, non è abbastanza regolata a livello legislativo e dunque i produttori se ne approfittano.

Produzione artigianale

Anche al supermercato possiamo trovare prodotti che riportano la scritta “produzione artigianale” o “prodotto artigianale”. È un altro di quei casi in cui una dicitura evoca nel nostro immaginario il pensiero di un prodotto fatto in casa in maniera genuina. In realtà dietro si può nascondere comunque una produzione di tipo industriale con ingredienti che nell’autoproduzione non si utilizzano: coloranti, additivi ecc.

Prodotto a base di carne

Questa dicitura in etichetta fa riferimento al fatto che quello che si sta acquistando non è solo carne, anzi con molta probabilità la percentuale di carne non è molto alta (al contrario in alcuni casi è assai bassa!). Sono stati infatti inseriti altri ingredienti nella preparazione del prodotto: acqua, conservanti, coloranti e altri additivi.

Preparato di…

Anche la dicitura “preparato di” seguito da pollo, tacchino, altra carne, ecc. non promette un alimento di grande qualità. Si tratta anche in questo caso di prodotti che contengono al loro interno molti altri ingredienti oltre a quello originario da cui dovrebbero essere formati.

Marinato

Se si legge sull’etichetta la dicitura “marinato”, ad esempio nel caso della carne, si pensa ad una preparazione sofisticata, in realtà questi prodotti sono spesso sottoposti solamente ad un’aggiunta di acqua che compare generalmente al secondo posto nell’elenco degli ingredienti. Nella maggior parte dei casi, poi, sono presenti additivi e altri ingredienti che aiutano a conservare il prodotto e alcuni elementi come spezie e aromi per dare sapore.

Al sapore di…

L’etichetta di uno yogurt, un dessert, ecc. in cui compare la dicitura “al sapore di” ci deve far sospettare che di quell’ingrediente il prodotto abbia solo il sapore. Possiamo trovare ad esempio lo yogurt aromatizzato alla fragola con percentuale di frutta davvero bassissime.

Nettare

Questa parola suona molto bene e ci fa immaginare qualcosa di gustosissimo. In realtà con grande probabilità ci troviamo di fronte ad un succo diluito con acqua, al quale vengono aggiunti zuccheri o dolcificanti e aromi per renderlo più buono.

100% di carne di…

Per chi la mangia, è rassicurante leggere sulle confezioni 100% carne di… spesso però si tratta di un “trucco” e la carne contenuta è in realtà in una percentuale minore. Si fa infatti riferimento al fatto che tutta la carne contenuta nel prodotto è (ad esempio) di tacchino ma non che tutto il prodotto sia tacchino (che magari è l’80% a cui sono stati poi aggiunti altri ingredienti). In sostanza quell’80% di carne è esclusivamente di tacchino, ovvero è tacchino al 100%.

Tradizionale

Altra parola che ci suona familiare e rassicurante è tradizionale. Molto spesso, però, le ricette tradizionali delle nostre nonne poco hanno a che fare con quelle dei prodotti industriali. Anche in questo caso si tratta di una dicitura volta a fidelizzare il consumatore.

etichette tradizionale

Italiano

Ci piace acquistare italiano ma bisogna fare distinzione tra ingredienti effettivamente coltivati o allevati in Italia e altri prodotti in cui invece è avvenuta solo la trasformazione o il confezionamento nel nostro paese.

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Tutto questo è solo una conferma di quanto sia importante soffermarsi sempre a leggere le etichette. Ribadiamo anche il consiglio di consumare il più possibile prodotti freschi e non confezionati.

Francesca Biagioli

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