Francesca Biagioli Dopo pasta, pane e pizza, arriva in Italia anche il primo hamburger a base di farina di grillo. Verde e ricco di vegetali colorati si propone di diventare super instagrammabile ma i clienti sembrano più disgustati e scettici che entusiasti della novità
@Pane & Trita Facebook
Dopo l’approvazione dell’Ue, non si arresta l’ondata di sperimentazioni entusiaste (di pari passo con quella di sdegno e disgusto) verso nuovi cibi a base di farina di grillo.
Già annunciato l’arrivo di spaghetti, pane e pizza. Ora una catena di locali che si trovano in provincia di Monza e della Brianza (Lombardia) proporrà invece ai suoi clienti il primo hamburger italiano con farina di grillo.
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Si tratta del “grillo cheeseburger” che si può assaggiare da ieri in edizione limitata (fortunatamente, pensano in molti) presso Pane & Trita, steak house che ha diverse sedi in Lombardia.
La farina di grillo sarà aggiunta ovviamente all’impasto del panino (verde) poi farcito con scamorza fusa, cavolo viola, patata americana crispy e salsa.
Il nuovo burger sarà venduto a 13,90 euro e, vista l’originalità e i colori, promette di diventare subito oggetto di foto da condividere sui social e sono proprio i gestori a lanciarlo come tale, così da farsi anche pubblicità:
Il grillo Cheeseburger è un vero e proprio caleidoscopio di sapori da divorare e instagrammare!
Le caratteristiche del Grillo Cheeseburger
Sul sito di Pane & Trita si leggono le caratteristiche del grillo cheeseburger :
Ricco in proteine e a bassissimo contenuto di grassi e carboidrati, il burger di grillo è un prodotto 100% italiano preparato con ingredienti selezionati e materie prime di qualità: fagioli cannellini, patate al vapore, pane grattugiato, acqua, olio di girasole, lievito, sale, estratto di malto d’orzo, farina di grillo domestico (1,6%) e sale.
Dunque nell’hamburger non c’è carne ma fagioli cannellini. Nonostante questo, proprio per la presenza di farina di grillo, si tratta di un cibo non adatto ai vegetariani.
In un post di Pane & Trita su Facebook si specifica che saranno a disposizione dei clienti solo 100 cheesburger di grillo al giorno.
Come c’era da aspettarsi, però, sono più i clienti scettici e disgustati che quelli entusiasti della novità. In tanti poi minacciano di non andare più nel locale, per evitare anche solo la possibile contaminazione degli altri cibi con farina di grillo.
Insomma, da una parte la voglia di novità e sperimentazione dei gestori, dall’altra l’innata repulsione degli italiani verso i cibi a base di insetti.
I consumatori si abitueranno prima o poi a questo “novel food” o gli insetti per uso alimentare si riveleranno un flop nel nostro Paese?
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Fonte: Pane & Trita
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