Il cervello delle donne cambia durante il ciclo mestruale

Il ciclo mestruale di una persona è guidato dal flusso e riflusso degli ormoni che sostanzialmente preparano il corpo alla gravidanza. Questa vera e propria “sinfonia” di ormoni non solo trasforma gli organi riproduttivi ma, secondo recenti ricerche, rimodella anche il cervello

Gonfiore, appetito oltre ogni limite e una certa insofferenza per l’universo mondo: pur volendo sfatare qualsiasi forma di pregiudizio, c’è tuttavia una fetta nel nostro vissuto mensile contornato da quella che generalmente viene definita “sindrome mestruale”. Mal di schiena e dolori addominali, debolezza ed emicrania, e poi tutto l’ammasso di cose che, chi più chi meno chi per nulla, riguarda la sfera emotiva.

Ma è proprio tutto illogico? Certo che no. Il cervello delle donne cambierebbe durante il ciclo mestruale, tanto che il volume o lo spessore di alcune regioni cambiano in sincronia con i livelli ormonali. Ma se questi cambiamenti influenzino azioni e pensieri è una questione per studi futuri.

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A dirlo è uno studio delll’Università della California col quale sono state eseguite scansioni cerebrali di donne in più momenti del ciclo mestruale, scoprendo che il volume o lo spessore di alcune regioni cambiano in sincronia con i livelli ormonali. Le aree del cervello evidenziate da entrambi gli studi sono quelle del sistema limbico, un gruppo di strutture cerebrali che governano le emozioni, la memoria e il comportamento.

È come se il cervello fosse sulle montagne russe ogni 28 giorni circa, a seconda della durata del ciclo – afferma Erika Comasco, dell’Università di Uppsala, in Svezia. L’importanza di questi studi è che evidenziano l’impatto di queste fluttuazioni ormonali su come è strutturato il cervello.

Lo studio

Durante il ciclo mestruale di una donna, gli ormoni sono a livelli bassi, ma aumentano notevolmente nel giro di poche settimane. I livelli di estrogeni nel sangue diventano otto volte più alti durante l’ovulazione intorno al giorno 14, mentre i livelli di progesterone aumentano di 80 volte circa sette giorni dopo. La produzione dell’ormone follicolo-stimolante stimola la crescita di un follicolo ovarico in un ovulo maturo, mentre l’aumento dell’ormone luteinizzante innesca il rilascio dell’ovulo.

Un singolo ciclo si ripete ogni 24-38 giorni fino alla menopausa, il che significa che una donna media sperimenta circa 450 periodi di mestruazioni nel corso della sua vita.

Viktoriya Babenko, che ha condotto la ricerca come dottoranda presso l’Università della California a Santa Barbara, e i suoi colleghi, hanno utilizzato metodi avanzati di risonanza magnetica per mappare i cambiamenti strutturali nell’intero cervello durante tre fasi mestruali: ovulazione, mestruazioni e medio-luteale (la fase medio-luteale si verifica tra l’ovulazione e le mestruazioni ed è caratterizzata da un picco del progesterone). Alle 30 giovani donne partecipanti è stato anche effettuato un prelievo di sangue per registrare con precisione i loro livelli ormonali al momento delle scansioni.

Ebbene, i risultati evidenziano cambiamenti del volume della sostanza bianca e della sostanza grigia oltre che del fluido cerebrospinale che protegge il sistema nervoso centrale.

Le fluttuazioni cicliche degli ormoni dell’asse HPG esercitano potenti effetti comportamentali, strutturali e funzionali attraverso azioni sul sistema nervoso centrale dei mammiferi – si legge nello studio. Tuttavia, si sa molto poco su come queste fluttuazioni alterano i nodi strutturali e le autostrade dell’informazione del cervello umano.

In particolare, quando gli ormoni 17 beta-estradiolo e l’ormone luteinizzante aumentano appena prima dell’ovulazione, il cervello mostra cambiamenti nella sostanza bianca che indicano un trasferimento di informazioni più rapido. L’ormone follicolo-stimolante, che aumenta prima dell’ovulazione, invece viene associato a una materia grigia più spessa. Il progesterone, che diminuisce dopo l’ovulazione, è associato a un aumento del volume dei tessuti e a una diminuzione di quello del liquido cerebrospinale.

Anche se attualmente non riportiamo conseguenze funzionali o correlate ai cambiamenti strutturali del cervello, i nostri risultati potrebbero avere implicazioni per alterazioni comportamentali e cognitive guidate dagli ormoni. Lo studio delle relazioni cervello-ormone attraverso le reti è necessario per comprendere il funzionamento quotidiano del sistema nervoso umano, durante i periodi di transizione ormonale e nel corso della vita, concludono i ricercatori.

Conclusione? Se vi sentite “diverse” dagli altri giorni potrebbe dipendere proprio da questi cambiamenti cerebrali. Nulla di cui temere.

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