Contro gli sprechi alimentari in Austria, i supermercati dovranno segnalare quanto cibo buttano via e quanto ne riescono a donare

Si chiama “Il cibo è prezioso!” l’iniziativa del ministero federale che si prefissa l’obiettivo di evitare e ridurre in gli sprechi alimentari in stretta collaborazione con le imprese, i consumatori, le comunità e le istituzioni sociali

Con un emendamento approvato in Consiglio nazionale, la grande distribuzione alimentare e le catene di supermercati con una superficie di vendita di almeno 400 metri quadrati (o cinque punti vendita) sono obbligate a seguire un regolamento sulla trasparenza per la distribuzione e lo smaltimento gratuito degli alimenti.

Siamo in Austria e qui ben 900 aziende da ottobre 2023 saranno in pratica tenute a segnalare gli sprechi alimentari e ciò che riescono a donare. Questo è il risultato della modifica della legge sulla gestione dei rifiuti (AWG) approvata dal Consiglio nazionale.

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In sostanza, i supermercati dovranno rendere conto una volta a trimestre al Ministero dell’Ambiente i quanto cibo buttano via o quanto ne donano. Secondo la ministra Leonore Gewessler, dovrebbe essere un “chiaro incentivo a donare” e quindi ridurre al minimo gli sprechi alimentari.

Non può essere che migliaia di tonnellate di cibo vengano semplicemente gettate via in tempi di inflazione, quando molte persone non sanno più come sbarcare il lunario, dichiara Gewessler. Il nuovo regolamento nella legge sulla gestione dei rifiuti crea trasparenza ed è un chiaro messaggio contro lo spreco alimentare, perché le aziende sono incoraggiate a donare il loro cibo che è ancora adatto al consumo ed evitare gli sprechi.

Grazie all’iniziativa “Il cibo è prezioso!” (Lebensmittel sind kostbar!), dunque, un accordo volontario tra supermercati e ministero, il cibo viene già dato a organizzazioni sociali come i banchi alimentari, evitando che circa 20mila tonnellate di cibo si trasformino in rifiuti. Nonostante ciò, le stime suggeriscono che nel settore della vendita al dettaglio vengono generate 70.834 tonnellate di rifiuti alimentari.

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Fonte: BMK

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