Cosa c’entra il formaggio con la morte di due persone per Listeria

Focolaio di listeriosi in Italia: si indaga sulla morte di due persone. La malattia infettiva potrebbe essere stata causata dal consumo di un famoso formaggio a pasta semidura

La notizia non è ancora stata riportata sulle altre testate, ma nel nostro Paese si sono registrati due decessi provocati dalla listeriosi, la temuta infezione legata al batterio Listeria monocytogenes. 

Dietro questa tossinfezione alimentare, che ha interessato circa 30 persone, sembrerebbe esserci il consumo di un noto formaggio a poste molle o semidura. A riportare la vicenda è la rivista Food Safety News, specializzata in sicurezza alimentare, che è stata informata da un portavoce dell’Istituto nazionale di sanità (ISS). Al momento le indagini sull’origine del focolaio di listeriosi sono in corso.

“Il ministero della Salute insieme all’Iss, all’IZS e a tutte le autorità regionali stanno coordinando le indagini, raccogliendo tutte le informazioni sui casi e sulle potenziali fonti di esposizione. La ricerca sugli aspetti epidemiologici e le correlazioni genomiche è in corso” ha fatto sapere il portavoce dell’Iss.

A quanto pare le persone venute a contatto col batterio avevano consumato il formaggio, usato in una pietanza con altri ingredienti, anch’essi oggetto dell’indagine.

La listeriosi è considerata una delle più gravi malattie infettive a trasmissione alimentare. Nei soggetti sani solitamente si manifesta nell’arco di poche ore sottoforma di gastroenterite, mentre nei soggetti con un sistema immunitario deficitario si sviluppa più facilmente in forma invasiva, portando a sepsi, encefaliti e meningiti dopo un periodo medio di 30 giorni dall’ingestione dell’alimento contaminato.

Fra i soggetti a rischio gli anziani, i pazienti malati di tumore, i neonati e le donne in gravidanza.

Listeriosi: gli alimenti più a rischio e come evitarla

Gli alimenti più a rischio contaminazione Listeria sono il pesce affumicato (salmone, tonno, pesce spada, trota, sgombro, aringa), la carne e verdure crude, latte non pastorizzato e latticini come formaggi molli e burro, cibi trasformati e preparati (pronti all’uso) come gli hot dog e le insalate preconfezionate.

Per evitare di contrarre la listeriosi è fondamentale seguire una serie di norme igieniche, ovvero:

  • risciacquare accuratamente gli alimenti crudi, come frutta e verdura, sotto l’acqua corrente prima di mangiarli, tagliarli o cuocerli (anche se verranno sbucciati)
  • pulire alimenti come meloni e cetrioli con una spazzola pulita
  • asciugare i prodotti con un panno pulito o un tovagliolo di carta
  • separare la carne e il pesce crudi dalle verdure e dai cibi cotti e pronti al consumo
  • lavare sempre le mani, i coltelli, i piani di lavoro, e i taglieri dopo manipolazione e la preparazione cibi crudi

Per non correre rischi sarebbe meglio evitare di mangiare formaggi e latticini se non si ha la certezza che siano prodotti con latte pastorizzato. In particolare, i soggetti a rischio, ad esempio le donne in gravidanza e le persone immunodepresse, dovrebbero anche:

  • evitare di mangiare panini contenenti carni o altri prodotti elaborati da gastronomia senza che questi vengano nuovamente scaldati ad alte temperature
  • evitare di contaminare i cibi in preparazione con cibi crudi e/o provenienti dai banconi dei supermercati
  • non mangiare paté di carne freschi e non inscatolati
  • non mangiare pesce affumicato, a meno che non sia inscatolato in forme che non deperiscono a breve scadenza

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Fonti: Food Safety News/ISS 

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