Cambia il tuo stile di vita con queste 6 abitudini ispirate alle comunità più longeve del mondo

La chiave della longevità risiede nell'adozione di piccole ma rivoluzionarie abitudini da adottare oggi per il nostro benessere futuro: ecco quali

Avere abitudini sane oggi è la chiave per una vita lunga e in salute e per una vecchiaia serena. Quando si è giovani si sottovaluta la grande importanza degli stili di vita tenuti, e le conseguenze che questi possono avere sugli anni che verranno – in termini di longevità, salute e benessere.

La letteratura scientifica ha delimitato delle piccole aree del mondo – le cosiddette Blue Zones nelle quali i livelli di salubrità, benessere e aspettativa di vita sono eccezionalmente alti, anche grazie a uno stile di vita sano e all’adozione di particolari “abitudini della longevità”.

Nutrirsi dei frutti della terra, fare attività manuali, tenersi in allenamento per tutta la vita, coltivare relazioni sociali genuine: questi sono solo alcuni aspetti di uno stile di vita improntato alla semplicità e al contatto diretto con la Natura, che permette agli abitanti delle Blue Zones di vivere così a lungo – e così bene.

Le cosiddette zone blu sono:

  • l’Ogliastra e la Barbagia (nella nostra Sardegna),
  • l’isola di Okinawa (Giappone),
  • Loma Linda (California),
  • Nicoya (Costa Rica) e
  • Icaria (Grecia)

E il bello di chi ci abita è che non si impegna consapevolmente per mantenere uno stile di vita tale da permettergli la longevità.

Gli abitanti delle Blue Zones, diversamente da noi, non si affannano a mettere in atto complicati piani alimentari, non si sottopongono ad estenuanti sessioni di workout né si forzano a partecipare a eventi sociali per conoscere nuove persone.

Essi semplicemente vivono in maniera semplice, come hanno visto fare ai loro genitori e ai loro nonni, seguendo uno stile di vita (abitudini, norme culturali, rituali) che li porta naturalmente verso la longevità.

Se vogliamo vivere anche noi una vita lunga e in salute, non possiamo far altro che ispirarci a questo stile di vita, iniziando a “imitare” le abitudini della longevità: eccone alcune che possiamo introdurre oggi stesso nella nostra vita.

Leggi anche: Longevità: cos’hanno in comune i 5 luoghi del mondo in cui si vive più a lungo?

Sostituisci la poltrona con un tappetino

L’attività fisica in palestra è molto importante, ma si limita al momento in cui noi frequentiamo il centro sportivo: se quando torniamo a casa, ritorniamo al nostro stile di vita estremamente sedentario e avalliamo la nostra pigrizia, l’abbonamento in palestra è inutile.

Nella Blue Zone di Okinawa, in Giappone, le persone si siedono e si stendono quasi a livello del pavimento su sottili tappetini di tessuto: questo li costringe a fare un movimento molto più impegnativo e a mettere in moto più muscoli rispetto a quando ci si siede sulla poltrona o sul letto.

Sedersi sul pavimento (e alzarsi) è un semplice esercizio che rinforza i muscoli della parte centrale del corpo (il core) e delle gambe, garantisce un maggiore equilibrio, ci rende più flessibili e meno soggetti alle cadute.

Eliminare alcune delle comodità fisiche a cui siamo abituati (poltrone, divano, letto, ma anche automobile per gli spostamenti brevi) ci costringe a fare più movimento e questo si traduce in uno stile di vita più sano.

Trova un hobby attivo

Un’altra strategia per introdurre movimento nella nostra giornata è quella di trovare un’attività o un hobby che ci costringa a essere più attivi e a muoverci di più. Gli abitanti delle Blue Zones, per esempio, si dedicano spesso al giardinaggio.

Un giardino da curare richiede tante attenzioni costanti per crescere florido e sano, ci spinge a diserbare, innaffiare e raccogliere quasi ogni giorno – e questo si traduce in un sano movimento di tutto il corpo.

Mangia come un contadino

Come abbiamo spiegato in molti articoli, ciò che mangiamo ha un impatto enorme sulla qualità della nostra vita e anche sulla prevenzione di patologie croniche quali diabete, ipertensione, malattie cardiovascolari e tumori.

Si è visto che le persone delle Blue Zones hanno una dieta semplice e simile a quella dei contadini, ricca di legumi, di cereali non raffinati, di condimenti sani come l’olio d’oliva, estremamente aderente alla stagionalità dei prodotti della terra, povera di carne e di prodotti di origine animale.

Possiamo modificare anche noi il nostro stile alimentare eliminando i cibi processati del fast food, limitando o eliminando del tutto i prodotti di origine animale, rispettando la stagionalità dei prodotti e creando ricette semplici e gustose con pochi ingredienti di alta qualità.

Ricordiamo inoltre di dedicare la massima attenzione ai momenti della preparazione dei nostri piatti e al loro consumo, evitando di guardare la televisione mentre si mangia, mettendo via dispositivi tecnologici come smartphone e tablet per trasformare il momento del pasto in un momento in cui rallentare e assaporare davvero con consapevolezza ciò che si sta mangiando.

Leggi anche: Dieta Blu Zone: cos’è, benefici e perché può favorire la longevità

Fai un pisolino pomeridiano

Oggi gli esperti lo chiamano “power nap”, ma la sostanza del pisolino dopo pranzo è sempre la stessa: un breve lasso di tempo per riposare la mente e il corpo prima di affrontare la seconda parte della giornata.

Molte persone, per superare l’inevitabile ostacolo rappresentato dalla sonnolenza post-prandiale e per continuare a essere attivi nel lavoro o nello studio, si concedono un bel caffè (o magari più di uno) per non “perdere il ritmo”.

Al contrario nelle Blue Zones, dove la vita scorre più lenta e senza la frenesia delle nostre comunità, il pisolino sembra essere la risposta giusta prima di riprendere le attività dopo il pranzo.

Bastano 15/20 minuti di riposo privo di rumori e distrazioni per ritrovare la carica giusta per affrontare la seconda parte della giornata.

Leggi anche: Conosci l’Inemuri? Il pisolino in pubblico è una vera “arte” in Giappone ed è accettato anche a lavoro

Tessi reti sociali

Le persone che vivono nelle Blue Zones fanno affidamento gli uni sugli altri per riuscire ad affrontare le sfide della vita e risolvere i problemi: nessuno viene mai lasciato solo se è in difficoltà – sia essa una difficoltà economica, di salute o di altra natura.

Nelle nostre comunità, invece, siamo sempre più soli ed egoisti, e ognuno pensa sempre a curare il proprio orticello senza curarsi dei problemi e delle esigenze altrui. Dovremmo imparare e riscoprire il valore profondo della gentilezza e dell’altruismo se vogliamo vivere una vita lunga e sana.

Per fare questo possiamo impegnarci in attività di volontariato, iniziare ad avere un ruolo più attivo all’interno della nostra comunità di quartiere o di parrocchia, partecipare alla mensa sociale per i poveri…le possibilità sono infinite.

Ma al di là di tutto questo, ciò che dovrebbe cambiare è il nostro atteggiamento nei confronti dell’altro. Non dobbiamo mostrarci ostili e disinteressati, ma dobbiamo tenere sempre l’orecchio teso ad ascoltare i problemi e le difficoltà che l’altra persona potrebbe stare sperimentando in questo momento.

Leggi anche: Compiere atti di gentilezza, la migliore medicina per alleviare i sintomi della depressione secondo questo studio

Trasferisciti in campagna

Immaginiamo che per molte persone quest’ultimo consiglio sia difficile da mettere in pratica, ma lasciare la grande città per iniziare una nuova vita in un paesino più piccolo o addirittura in campagna può davvero fare la differenza per la qualità della nostra vita e, di conseguenza, per la nostra longevità.

Le grandi città sono affollate, caotiche, rumorose e inquinate: offrono tanti servizi e divertimenti, è vero, ma a prezzo della nostra salute e della nostra serenità mentale.

Un piccolo centro urbano, al contrario, offre un ambiente più salubre, aria più pulita e meno inquinamento sonoro; le strade sono meno congestionate rispetto a quelle della città ed è più facile “fare rete” con i vicini e con gli altri abitanti.

Seguici su Telegram Instagram | Facebook TikTok Youtube

Ti consigliamo anche:

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook