Queste abitudini insospettabili sono connesse a un rapido aumento di peso

Possono sembrare efficaci per un dimagrimento veloce, ma attenzione: queste abitudini, oltre a non farci perdere peso, sono molto dannose per la nostra salute

L’estate è più di altri quel momento dell’anno in cui ci si preoccupa della propria linea e del proprio peso: i tessuti si assottigliano e i vestiti leggeri lasciano scoperte porzioni più ampie del nostro corpo, e il peso in eccesso può rappresentare motivo di imbarazzo per molti.

In realtà, il nostro peso corporeo andrebbe tenuto sotto controllo tutto l’anno, per essere più in salute e per scongiurare il rischio di insorgenza di patologie croniche come diabete o ipertensione.

Alimentazione sana e attività fisica svolta con regolarità sono i “segreti” di un organismo in forma, ma ci sono delle abitudini in apparenza non connesse all’obesità che possono incidere invece in maniera importante sul nostro aumento di peso. Vediamo quali sono.

Mangiare prodotti con additivi

I prodotti industriali ultra-processati sono fra i principali responsabili del nostro aumento di peso, oltre ad aumentare il rischio di insorgenza di patologie croniche e il rischio di morte prematura del 10%, come dimostrato da numerosi studi.

È ovvio che, nell’ottica di un’alimentazione sana volta alla perdita di peso, prodotti quali bevande gassate, merendine e snack salati siano demonizzati perché considerati dannosi per la salute.

Ma esistono prodotti ultra-processati spacciati per “sani” e “dietetici”, che a causa della loro lunghissima lista degli ingredienti e in particolare dell’alto numero di additivi che contengono, sono dannosi tanto quanto gli alimenti demonizzati.

Leggi anche: Additivi alimentari più abusati (soprattutto nei cibi per bambini): sono aumentati vertiginosamente negli USA

Qualche esempio? Gli yogurt alla frutta “senza grassi” e “senza zuccheri aggiunti”, molto spesso ricchi di dolcificanti artificiali, oppure le barrette ai cereali per la colazione, o ancora le verdure precotte surgelate.

Riconoscere un cibo ultra-processato è molto semplice – basta fare attenzione alla lista degli ingredienti. Come spiegano gli esperti della rivista francese 60 Millions de Consommateurs:

È un alimento o una bevanda che contiene almeno un ingrediente che non esiste come tale in natura o nelle nostre dispense. Questo è chiamato marcatore di ultratrasformazione (MUT). L’elenco di questi ti fa girare la testa.

I marcatori più comuni sono:

  • grassi raffinati
  • estratti e aromi naturali
  • aromi sintetici
  • dolcificanti (destrosio, dello sciroppo di glucosio).

Se la lista degli ingredienti del prodotto che stiamo per acquistare contiene più di cinque ingredienti (alcuni dei quali hanno nomi difficili da comprendere), si tratta probabilmente di un alimento ultra processato.

Facciamo attenzione, in particolare, agli additivi – solitamente menzionati come codice alfanumerico iniziante con la lettera E.

Leggi anche: Alimenti ultra-processati: cosa sono e come riconoscerli leggendo le etichette al supermercato

Non avere una corretta routine di sonno

Anche le nostre abitudini di riposo giocano un ruolo molto importante nell’aumento o nella perdita di peso. Dormire poco (o male) significa essere più stanchi di giorno e desiderare quindi più energia, cedendo alle “lusinghe” del cibo.

Non è raro che lo stress e la stanchezza modifichino le nostre abitudini alimentari e ci trascinino verso cibi calorici, grassi, ricchi di zuccheri raffinati, che ci danno un boost di energia per affrontare la giornata ma che alla lunga ci portano all’aumento del peso.

Ma non solo: un recente studio ha dimostrato che le persone che dormono poco hanno livelli più alti dell’ormone grelina, responsabile del nostro senso di fame; inoltre, la mancanza di sonno è stata anche associata a una maggiore insulino-resistenza e, in ultima analisi, al rischio di diabete di tipo 2.

Bere poco

Una corretta idratazione è la chiave per una vita sana: bere molta acqua ogni giorno permette all’organismo di idratarsi e allo stesso tempo depurarsi eliminando le tossine. Ma sapevate che dimenticarsi di bere è una delle cattive abitudini che può portare anche all’aumento di peso?

Uno studio recente ha dimostrato, infatti, che bere molto ha come conseguenza anche quella di limitare il consumo frequente di cibi ricchi di zuccheri e grassi saturi.

  1. Se bere non è fra le vostre abitudini, c’è una buona notizia: per vedere i primi miglioramenti nella propria alimentazione basta davvero poco, secondo gli scienziati – anche solo mezzo bicchiere d’acqua in più al giorno.

Usare dolcificanti al posto dello zucchero

Chi preferisce i dolcificanti sintetici allo zucchero con l’obiettivo di non ingrassare sta ottenendo in realtà l’effetto opposto: è quanto sostiene uno studio australiano che collega l’uso dei dolcificanti anche a un aumentato rischio di sviluppare il diabete di tipo 2.

Gli edulcoranti artificiali ipocalorici usati nelle diete e all’interno dei prodotti industriali con l’etichetta “senza zuccheri” possono rassicurare psicologicamente i consumatori sul fatto che stiano consumando prodotti dietetici e invogliarli a assumerli con maggiore frequenza. Come spiegano i ricercatori:

I consumatori di edulcoranti artificiali non riducono l’assunzione complessiva di zucchero. Usano sia zucchero che dolcificanti ipocalorici e possono pensare psicologicamente di poter indulgere nei loro cibi preferiti. In più, i dolcificanti artificiali cambiano anche i batteri intestinali che possono portare ad aumento di peso e rischio di diabete di tipo 2.

Leggi anche: Dolcificanti: non servono a dimagrire e sono sconsigliati, arriva la conferma dell’OMS

Saltare i pasti

Quando si cerca un dimagrimento veloce e drastico, magari in vista della prova costume, si è disposti a qualsiasi sacrificio – anche a saltare il pranzo o la cena – senza considerare gli effetti negativi di queste scelte sulla nostra salute.

Oltre al deleterio “effetto yo-yo” (ovvero il rapido aumento di peso dopo un dimagrimento estremamente veloce), che ha innegabili effetti negativi sul funzionamento del cuore, seguire una dieta restrittiva o addirittura saltare i pasti può, nel lungo periodo, portare una serie di malattie da non sottovalutare.

Lo dimostra uno studio statunitense, che lega l’abitudine di saltare i pasti a un maggior rischio di sviluppare malattie cardiovascolari o di morte precoce.

Il motivo? Per gli studiosi saltare i pasti di solito porta ad assumere più energia in una sola volta e ciò può causare squilibri nel modo in cui i nostri corpi regolano il glucosio, e causare il deterioramento del sistema metabolico.

Seguici su Telegram Instagram | Facebook TikTok Youtube

Ti consigliamo anche:

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook