Dopo quasi 40 anni, il ghiacciaio del Teodulo si scioglie e restituisce il corpo di un escursionista scomparso

Ritrovati i resti di un escursionista tedesco sul ghiacciaio del Teodulo nelle Alpi svizzere: il cambiamento climatico rivela tristi verità nascoste dalla neve

La polizia svizzera ha fatto una rivelazione sconcertante riguardo a un escursionista tedesco che era scomparso quasi quattro decenni fa mentre scalava il ghiacciaio del Teodulo nelle Alpi meridionali.

Per via dello allo scioglimento del ghiacciaio, i resti dell’escursionista sono stati ritrovati da altri due alpinisti che si trovavano a Zermatt, nel Vallese, vicino al Cervino.

I due passanti hanno individuato gli elementi chiave per riportare il corpo alla luce: uno scarpone e un rampone, un dispositivo utilizzato per muoversi più agevolmente su neve e ghiaccio.

Nonostante siano stati recuperati i resti, la polizia non ha ancora divulgato pubblicamente l’identità dell’escursionista, ma ha diffuso una foto della scena del ritrovamento, dove mostra un singolo scarpone da trekking rosso spuntare dalla neve, luogo in cui l’escursionista ha incontrato la sua tragica fine.

Un uomo scomparso dal 1986

Le autorità hanno condiviso ulteriori dettagli attraverso un comunicato stampa, dove si legge quanto segue:

Nel settembre 1986, un alpinista tedesco di 38 anni è stato dato per disperso dopo non essere tornato da un’escursione in montagna. Le ricerche non diedero alcun esito. Il 12 luglio 2023, alcuni alpinisti hanno scoperto resti umani e diverse attrezzature sul Teodulo.

L’intero ritrovamento è stato trasportato al reparto di medicina legale dell’ospedale vallesano di Sion, dove è stato esaminato in collaborazione con la sezione di identificazione forense della Polizia cantonale vallesana. Un confronto del DNA ha stabilito che si trattava effettivamente dell’alpinista scomparso dal settembre 1986.

Il corpo dell’uomo è solo uno dei circa 300 casi di persone che sono morte o scomparse durante le escursioni in queste montagne. Probabilmente i cambiamenti climatici e il riscaldamento globale – con conseguente scioglimento dei ghiacciai – aumenteranno la possibilità di tali macabri ritrovamenti.

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Fonte: Policevalais

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