I Coronavirus resistono fino a 9 giorni su metallo, legno e altre superfici, ma sono facilmente disinfettabili

I Coronavirus resistono fino a 9 giorni su metallo, legno e altre superfici, ma sono facilmente disinfettabili, lo dimostra un nuovo studio.

Secondo una revisione di studi pubblicata sul Journal of Hospital Infection, condotta dai ricercatori della University Medicine Greifswald, in Germania, i Coronavirus possono sopravvivere sulle superfici degli oggetti a temperatura ambiente fino a 9 giorni sebbene basti usare un qualunque detergente a base di candeggina o un disinfettante a base di alcol o acqua ossigenata per ucciderli. Revisione interessante, ma che non riguarda, come sembra a prima occhiata, il nuovo coronavirus, e ora vi spieghiamo perché.

La revisione è stata condotta su 22 studi eseguiti nel corso del tempo sui coronavirus già ampiamente analizzati e non sul nuovo coronavirus. Sì perché c’è una differenza importante: se i coronavirus, come sottolinea Epicentro, il portale dell’epidemiologia per la sanità pubblica a cura dell’Istituto superiore di sanità, “sono una grande famiglia di virus e possono causare diverse infezioni, dal comune raffreddore a malattie più gravi come la sindrome respiratoria del Medio Oriente (MERS) e la sindrome respiratoria acuta grave (SARS)“, il nuovo coronavirus, dal nome scientifico “2019 n-Cov“, è un “nuovo ceppo di coronavirus che non è mai stato identificato prima nell’uomo” facente parte della grande famiglia dei coronavirus, “geneticamente collocato all’interno del genus Betacoronavirus“.

Gli studi inclusi nella revisione pubblicata sul Journal of Hospital Infection riguardano la famiglia di coronavirus già analizzati in passato, e sono questi ultimi, pertanto, a poter sopravvivere sulle superfici di metallo, vetro o plastica, fino a 9 giorni, e a poter essere inattivati, come suggeriscono i ricercatori, tramite disinfezione delle superfici con etanolo al 62-71%, perossido di idrogeno allo 0,5% o ipoclorito di sodio allo 0,1% entro 1 minuto.

Lo ha specificato anche il Ministero della Salute sul proprio sito riportando le dichiarazioni di Gianni Rezza, direttore del Dipartimento malattie Infettive dell’Istituto Superiore di Sanità:

“Non deve creare allarme lo studio tedesco secondo il quale il nuovo coronavirus resisterebbe attivo sulle superfici circa 9 giorni. Questo elemento, ancora da dimostrare e condotto su altri coronavirus e non su quello cinese, non fa la differenza sul contenimento precoce dell’epidemia. Da quello che sappiamo rispetto alle precedenti malattie infettive respiratorie, Mers e Sars, infatti, il nuovo coronavirus si trasmette molto più velocemente e la via di trasmissione da temere è soprattutto quella respiratoria, non quella da superfici contaminate. È comunque sempre ricordare l’importanza di una corretta igiene delle superfici e delle mani. Anche l’uso di detergenti a base di alcol sono sufficienti a uccidere il virus”. 

Tornando allo studio, i ricercatori hanno semplicemente suggerito che 2019-nCoV potrebbe comportarsi similarmente agli altri coronavirus e che quindi, potrebbero rivelarsi utili gli stessi metodi di prevenzione, anche se al momento non ci sono prove scientifiche che confermino la trasmissibilità dei coronavirus mediante superfici inanimate.

Ribadiamo, quindi, che la resistenza sulle superfici fino a 9 giorni non riguarda, nello specifico, il nuovo coronavirus, e non è il caso di allarmarsi inutilmente, ma semplicemente di adottare le misure preventive già consigliate anche dal Ministero della Salute, e disinfettare le superfici con alcol o candeggina diluita. Ma soprattutto lavare sempre e spesso le mani.

FONTI: The Journal of Hospital Infection/Epicentro/Ministero della Salute

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