Coronavirus: A Mantova nuovo studio su plasma per pazienti asintomatici ripetutamente positivi

Un nuovo e innovativo sul plasma iperimmune per trattare i soggetti ripetutamente positivi a Covid-19 è stato autorizzato a Mantova

Un nuovo e innovativo sul plasma iperimmune è stato autorizzato a Mantova, ed è rivolto ai soggetti adulti asintomatici ripetutamente positivi al Sars-CoV-2 che, non sono in grado di eliminare il virus.

Dopo lo studio Plasma-Covid-19 Mantova-Pavia e lo studio Rescue, il Comitato etico della Val Padana dà il via libera allo studio Clean con l’obiettivo di ‘eradicare in maniera persistente il virus attraverso la somministrazione di 1 o 2 unità di plasma iperimmune, facendo così terminare la quarantena ai soggetti positivi’, spiega in una nota l’Asst di Mantova.

Come dicevamo, lo studio è rivolto ai soggetti adulti asintomatici ripetutamente positivi al Sars-CoV-2 che non sono in grado di eliminare il virus, verosimilmente per uno stato di immunodepressione acquisita, come succede in persone anziane e pazienti oncologici.Abbiamo già parlato degli esiti positivi che sta dando la cura con il plasma delle persone guarite dal Covid-19. A Novara, la sperimentazione è iniziata il 15 aprile scorso e ad oggi ha già dato importanti risultati: il plasma prelevato dal primo donatore e trasfuso a una persona che si trovava in terapia intensiva ha funzionato fin dall’inizio. Il plasma, infatti, grazie alla sua elevata concentrazione di anticorpi specifici, “è in grado di abbattere la carica virale in maniera efficace e in assoluta sicurezza per il paziente”.

Lo studio è interamente made in Mantova e vede coinvolte diverse strutture del Poma: il Centro Servizi, diretto da Angela Bellani; le Malattie Infettive con il direttore Salvatore Casari; la Medicina d’Urgenza e Pronto Soccorso di Mantova, diretta da Massimo Amato; l’Aat 118, diretta Pierpaolo Parogni; la Medicina di Laboratorio, diretta da Beatrice Caruso. Soddisfatti i due ideatori dello studio, il direttore della Pneumologia Giuseppe de Donno e il direttore dell’Immunoematologia e Medicina Trasfusionale Massimo Franchini.

“Non è più tempo di polemiche ma solo di ricerca della serenità. Per questo, dopo il protocollo Rescue, rivolto agli anziani, abbiamo ideato il protocollo Clean. Vedremo gli effetti a breve”, scrive De Donno sui propri social.

Il progetto, secondo il professore, permetterà di ampliare le indicazioni del plasma convalescente anche a quel sottogruppo di pazienti asintomatici, ma cronicamente positivi al tampone naso faringeo. Tra questi, i malati oncologici, che in alcuni casi non possono intraprendere chemioterapia o cure specifiche, gli anziani nelle case di riposo, i soggetti in quarantena da molte settimane.

“Il protocollo ha un alto valore etico dal momento che punta, attraverso l’infusione del plasma iperimmune, alla riduzione dei tempi dell’isolamento sociale in cui si vedono costretti i soggetti portatori cronici del virus. L’impossibilità a terminare la quarantena crea infatti in loro un notevole disagio personale e familiare”, chiosa Massimo Franchini.

Fonte: ADNkronos

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