Telelavoro: la guida per salvare l’ambiente restando a casa

Avete mai pensato a quanto lavorare da casa contribuisca a ridurre le emissioni? Ecco la guida per un telelavoro all'insegna dell'ambiente.

Decisi a comportarvi in modo più rispettoso verso l’ambiente anche in relazione all’ambito lavorativo avete abbandonato la vostra auto o il vostro scooter per pedalare o prediligere i trasporti pubblici, ma non avete mai pensato a quanto effettivamente potreste essere “green” lasciandovi alle spalle l’ufficio e reimpostando da casa il vostro lavoro? Oltre che essere un’ottima soluzione alla diminuzione del pendolarismo, del traffico e di conseguenza alla riduzione dell’emissione di carbonio, il lavoro da casa può aiutarci a migliorare il nostro stile di vita e, se attenti ad alcuni piccoli accorgimenti, anche a mantenerci in forma sia mentalmente che fisicamente.

I benefici ambientali ed emozionali sono infiniti, quindi se pensate che sia il caso di far fruttare il tempo impiegato negli spostamenti, se siete più produttivi al di fuori della tradizionale giornata lavorativa 9-18, o se siete stati appena (purtroppo) licenziati, il lavoro da casa può essere la risposta. E se indossare il pigiama tutto il giorno, può sembrare il massimo, attenti a non intristirvi! Essenziale è creare e mantenere un ambiente di lavoro sano e soprattutto pianificare break per aiutare corpo e mente a rimanere in movimento tutto il giorno.

La prima cosa da fare è convincere il capo a riformattare il vostro attuale lavoro d’ufficio comodamente a casa, anche se solo uno o due giorni alla settimana può dare un grande impatto positivo sull’ambiente. Nonostante in questi giorni con l’aumento dei prezzi del petrolio e soprattutto con l’aumento della consapevolezza delle persone, il telelavoro sta guadagnando mindshare, i datori di lavoro sull’argomento sono ancora molto restii. Secondo un sondaggio della CIO Insight Research sulla mobilità, il 51% dei dirigenti intervistati ha dichiarato di scoraggiare il telelavoro full-time. Su un numero di 237 intervistati solo il 24% accorderebbe il telelavoro ai suoi dipendenti ma solo part-time.

Ovviamente per i lavoratori le cose stanno diversamente soprattutto nel settore IT dove il telelavoro sembrerebbe più produttivo. Ed in effetti in un sondaggio di 1500 lavoratori il 37% accetterebbe una riduzione del salario fino al 10% se potesse lavorare da casa! Quanta benzina si risparmierebbe! Ma soprattutto quanti grammi di polveri sottili in meno al giorno ci eviteremmo di inalare?

Se il vostro capo è dunque uno dei tanti che non sono disposti a lasciare che i dipendenti lavorino da casa allora potrebbe essere il momento di cercare una posizione più adatta alle vostre esigenze, diventare un libero professionista o consulente nel vostro campo. Ancor meglio potreste buttarvi in un nuovo ed eccitante green-job senza lasciare la vostra casa e magari se vi siete trovati in una posizione in cui le vostre aspettative e convinzioni di una vita più eco-sostenibile entravano in contraddizione con il vostro lavoro, allora è arrivato il momento di iniziare a pensare alla ricerca di un lavoro finalmente tutto dedicato al green!

Un’idea ce la fornisce Van Jons nel suo nuovo libro The Green Collar Economy, prevede un futuro lavorativo più verde iniziando proprio da oggi che il mercato è in crisi. E ‘giunto il momento di dare maggiore sostegno agli eco-imprenditori ai produttori di energia pulita, a chi si occupa della bio-edilizia, ai colletti-verde, e soprattutto ai consumatori. “Abbiamo la possibilità ora di creare nuovi mercati, nuove tecnologie, nuove industrie, e una nuova forza lavoro .Un buon salario e pari opportunità finalmente per coloro che pensano ad una economia basata sul non inquinamento, pronti a rivendicare il loro pezzo di torta nell’espansione del green nel mercato del lavoro e credere che migliaia di posti di lavoro possano nascere grazie alla green-economy“.

Oltretutto gli stipendi per chi già lavora nel settore sembrano superiori alla media. Ma come si fa a capire se uno dei nuovi o già esistenti green-jobs sia adatto alla vostra personalità? E soprattutto come si fa a trovare il giusto posto di lavoro nel settore green? Sono le nostre scelte a guidare il mercato ed è meglio porsi queste domande se pensate che è il momento di cambiare il mondo dal di dentro e che anche il vostro lavoro può fare la differenza per una giusta sostenibilità. Secondo una relazione pubblicata nel Maggio 2008 da BluGreenAlliance milioni di lavoratori negli Stati Uniti “hanno scelto di sconfiggere il riscaldamento globale e trasformare gli Stati Uniti in una economia verde “.

Ma se al momento preferite non fare scelte troppo azzardate ci sono moltissime altre decisioni che è possibile prendere per aumentare le vostre opportunità di essere più rispettosi dell’ambiente, dunque se una di queste è proprio quella di abbandonare l’ufficio e iniziare il vostro lavoro da casa ecco una piccola guida da seguire passo per passo.

Statistiche

  • 1 milione circa i cittadini italiani che lavorano fuori dall’ufficio;
  • 10 milioni i telelavoratori in Europa di cui:
    • 5 milioni abituali che operano da casa
    • 2,3 milioni che hanno un ufficio mobile (pc portatile e telefono cellulare)
    • 3 milioni telelavoratori occasionali
    • 10-11% di telelavoratori tra Lombardia e Lazio
    • programmatori, addetti ai call center, Webmaster, grafici, impiegati amministrativi, le professioni in cui è maggiormente diffuso il telelavoro

Dove? Scegliere la giusta Postazione

Per poter svolgere in modo comodo e produttivo il vostro lavoro da casa è necessario scegliere con attenzione la vostra postazione. Importante è riuscire a trovare un luogo che vi ispira per la vista, l’architettura o qualsiasi altra qualità che vi consenta di concentrarvi. La tendenza è quella di insediare la vostra home office in posizioni indesiderabili per il semplice fatto che la maggior parte dei luoghi in una casa già sono stati occupati.

Telelavoro

In realtà un seminterrato o l’unico angolo vuoto del salone non sono decisamente gli spazi adatti per lavorare. È dimostrato invece, da test fatti in scuole e uffici pubblici, che un ambiente in cui vi sia una buona illuminazione naturale e in cui ci siano finestre per il ricircolo dell’aria e ancor di più una buona visuale all’esterno assicura maggiore benessere, concentrazione e di conseguenza maggiore produttività. Sarà quel posto in cui passerete molte ore della vostra giornata, dunque non accontentatevi!

Depurazione dell’aria

areca_palm

Dovendo passare molte ore in casa, fondamentale diventa cercare di limitare l’inquinamento domestico che a volte è più pericoloso di quello urbano. Avevamo già fornito 5 validi consigli per ripulire l’aria da carbonio, formaldeide e altre sostanze tossiche chimiche presenti in una stanza derivanti da pc, stampanti pareti tappeti ecc.. , a cui aggiungiamo quello di scegliere una bella pianta che sarà determinante anche per abbellire la vostra postazione e dare un tocco di green al vostro ufficio casalingo. I ricercatori hanno individuato che determinate piante possono ripulire alla perfezione l’inquinamento presente nella vostra stanza inoltre avere una pianta nella vostra home-office è stato dimostrato che aumenta la sensazione di benessere eliminando lo stress e cosa da non poco, illumina la stanza.

Ma quale scegliere? La prima della lista è l’Areca o Chrysalidocarpus lutescens pianta capace di assorbire sostanze tossiche pericolose come la formaldeide, lo xilene o il toluene inoltre umidifica con efficacia l’ambiente, per esempio una casa con l’aria troppo secca (durante l’inverno situazione tutt’altro che rara).

L’areca insieme alla Sansevieria trifasciata e all’ Epipremnum aureum sono risultate, in base a diversi studi effettuati in ambienti chiusi lavorativi, le pianti migliori in grado di purificare l’ambiente dunque le nostre migliore amiche.

Postazione di lavoro: la scrivania

Dopo aver finalmente deciso in quale punto della casa installare la vostra postazione è arrivato il momento di trovare la scrivania adatta, che sia con molti cassetti o con un enorme piano di lavoro od eventualmente modulare l’importante è che abbia la giusta dimensione per contenere tutto ciò di cui avete bisogno per rimanere sempre organizzati.

Per rendere ancora più green il vostro lavoro assicuratevi che la scrivania sia fatta con legno certificato FSC, evitate (e questo mi dispiace per gli amanti) i mobili IKEA che per i materiali usati sono pieni COV (composti organici volatili), sostanze chimiche tossiche, mentre potreste optare per lo sviluppo sostenibile del legno riciclato o metallo, o ancor meglio a scrivanie riciclate facendo una capatina in soffitta o in negozi che vendono mobili usati e magari con un po’ di fantasia riuscirete a riadattarli alle vostre esigenze.

Ma se proprio volete farvi il regalo di una nuovissima scrivania di ultimissimo design diverse sono le opzioni per una scelta di un prodotto sostenibile.

I modelli della KNU, per tutti i gusti e soprattutto per chi non si accontenta di un solo piano di lavoro, sono tutti di legno certificato FSC o addirittura riciclato usando vernici a basso contenuto di COV. Ciascuna è stata progettata per durare a lungo quindi resistente ma soprattutto con parti facilmente sostituibili.

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Mentre Legarforniture con le sua linea Legare Sustanaible che comprende una gamma completa di mobili per ufficio tutti rigorosamente in legno di bambù, l’ultima risorsa rinnovabile sul pianeta. I modelli sono brevettati e facili da montare con la possibilità di aggiungere moduli di volta in volta per qualsiasi esigenza.

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Funzionali, a moduli e complete di cassettiere le scrivanie della Kamos, tutte certificate FSC e che potete trovare in diversi modelli e misure nel sito Prodotti-Ecologici, uno tra i pochi siti italiani in cui si può acquistare on-line non solo arredamento per ufficio ma anche cancelleria e materiali di consumo come toner, cartucce tamburi, ecc.. tutti prodotti rigorosamente con materiali ecologici.

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Un’altra alternativa per una casa-ufficio veramente eco-friendly arriva dai mobili in cartone riciclato. Scrivanie, porta-computer, librerie, scaffali ricavate dall’assemblaggio di tavole costituite da strati sovrapposti di cartone compresso e cartone ondulato che li rendono resistenti al pari dei mobili tradizionali di compensato, ma più leggeri e versatili tanto da diventare la nuova passione di molti giovani designer che si stanno sbizzarrendo nel produrre mobili in cartone sempre più originali e stravaganti, come visto anche all’ultimo Salone del Mobile di Milano.

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Se quello di cui abbiamo bisogno però è una cosa semplice, ma molto funzionale, il porta-computer realizzato in cartone Vulcano® da Zona-uno design può fare al caso nostro: è possibile acquistarla al prezzo di 85 Euro su sito www.mobilicartone.it comprensivo del regolare contributo Conai per lo smaltimento. Potrete inoltre scegliere di personalizzare la vostra postazione con stampe, colori e decorazioni secondo i vostri gusti.

Postazione di lavoro: la sedia

Spendere la maggior parte della giornata davanti un PC suona come qualcosa di fisicamente molto impegnativo e chi ci rimette molto spesso è la postura, i muscoli e a lungo andare la produttività. Il segreto per evitare di stancarsi troppo è scegliere una sedia che sia ergonomica, con un buon sostegno lombare e soprattutto regolabile per adattarsi al vostro corpo.

E che c’è di meglio di una poltrona per la vostra scrivania progettata per aiutarci a sentirci meglio lavorando, ma che al tempo stesso sia a basso impatto ambientale, in una sola parola green?

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Uno tra i migliori brand nonché il primo a ottenere la certificazione MBDC Crandle to Crandle Certification, ente che valuta la sostenibilità del prodotto analizzando che i materiali usati non siano pericolosi per la salute umana e ambientale, nonché la loro riciclabilità o compostabilità, è la Steelcase con la sua linea di sedie ergonomiche per ufficio riciclabile al 99%, e prodotte con materiale riciclato fino al 44%. Inoltre tutte le sedie della Steelcase hanno la GREENGUARD Indoor Air Quality Certified ( i prodotti certificati sono stati testati per le loro prestazioni e le emissioni di sostanze chimiche).

Sedia_ergonomica

Mentre il modello Mirra disegnata da Herman Miller, della Sit4less non solo GreenGuard Certified, ma ha ottenuto il livello gold della MBDC in quanto prodotta per il per il 64% da materiale riciclato e il 94% da materiale riciclabile, tra l’altro elegantemente green!

Strumenti di lavoro: il software

Ora che la tua home-work è stata scelta arredata e illuminata, è il momento di occuparci del tuo principale strumento di lavoro, il computer. Per evitare inutili sprechi di energia e se tutto ciò che vi serve per lavorare è una buona connessione ad Internet, un programma di elaborazione testi, foto e altri Software di editing di base, non necessariamente avete bisogno di un processore di fascia alta. Inoltre installando Linux e Software open-source tra i quali Open-Office, contribuireste a diffondere il Software libero con un impatto zero anche sul vostro portafoglio.

Software_open_source

Mentre con i programmi di video conferenza quali Skype potreste di rimanere sempre in contatto con i vostri colleghi o responsabile e tenere riunioni senza spostarsi da casa e risparmiando così soldi per le trasferte (soprattutto aeree).

videochiamata

Anche IBM lancia la sua campagna green contro le emissioni di CO2 con IBM Lotus, software di sicurezza completo che consente alle aziende di comunicare, collaborare e aumentare la produttività collegando le persone in modo più efficiente e veloce diminuendo gli spostamenti, carburante e dunque CO2 con le sue funzioni di web conferencing, istant messanging e social computing.

Inoltre la suite di software per l’ufficio Lotus Symphony (Editor di testi , Elaboratore di fogli elettronici, Presentation grafics) è distribuita gratuitamente sia a privati che ad aziende consentendo così una diminuzione dei costi, è disponibile per Windows XP, Windows Vista e Linux, si basa sullo standard Open Document Format (ODF) scaricabile sul sito symphony.lotus.com: questo significa che non si è legati ai formati dei file proprietari, ai contratti di licenza e agli aggiornamenti. Ma pur essendo gratuito, a differenza di OpenOffice è rilasciato con licenza proprietaria. Niente codice sorgente. Anche i requisiti di sistema sono più elevati di quelli di OpenOffice, a causa soprattutto del ricorso alla Java Virtual Machine: difficile farlo girare con meno di 512 MB di RAM, quindi poco adatto almeno per i vecchi computer.

Strumenti di lavoro: l’hardware

Il Monitor

Forse una buona idea sarebbe acquistare (se non lo possedete) un monitor più grande per evitare inutili sforzi di vista oltre ad un maggiore risparmio di energia e ovviamente di carta, con sufficiente spazio sullo schermo. Non c’è bisogno di usare la carta per le copie temporanee delle cose. Meglio utilizzare un monitor da 23′ o addirittura 24′ pollici che due monitor insieme infatti secondo uno studio fatto da un ricercato dell’Università di Utah (finanziato da una società di controllo NEC) e pubblicato Wall Street Journal eseguendo compiti come la modifica un documento o la copia di numeri tra fogli di lavoro utilizzando monitor da 18′, da 24′ e due monitor da 20′, le persone che avevano usato monitor da 24′ avevano completato il lavoro il 52% più velocemente di quelli che avevano usato monitor da 18′. Mentre chi usava due monitor contemporaneamente è stato battuto per una velocità pari al 44% da chi ne usava solo uno da 18′!

In questi ultimi anni, molte case produttrici di computer, stanno mettendo a punto monitor sempre più efficienti che consumano sempre meno. Fujitsu, ad esempio ha lanciato da qualche mese una linea di monitor talmente “Eco” da guadagnarsi il marchio di qualità “TCO Displays 5.0“, la severa certificazione IT rilasciata da TCO Development. Il P22W-5, infatti, oltre ad essere completamente adattabile alle esigenze di luminosità in base alle condizioni ambientali, garantisce un risparmio di almeno il 50% rispetto ai tradizionali schermi per pc grazie alla tecnologia IPS e al pulsante “Eco” che permette di passare facilmente e con un semplice pressione alla modalità “consumi ridotti”.

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Elettronica certificata

Oltre ad un monitor, se hai necessità di acquistare un computer la cosa migliore sarebbe prenderne uno usato, ma se così non fosse, almeno bisognerebbe orientarsi verso un computer portatile o desktop tra quelli certificati dalla US Environmental Protection Agency’s (EPA) Electronic Product Environmental Assessment Tool ( EPEAT) basata sullo standard IEEE 1680 per la valutazione ambientale dei prodotti elettronici, ovvero fabbricati con meno sostanze tossiche. Desktop, laptop e monitor che soddisfano i criteri di prestazione ambientale possono essere registrati in EPEAT dai loro produttori. Ovviamente scegliendo un portatile rispetto al desktop il risparmio energetico è sicuramente di gran lunga maggiore.

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Gadget e altri dispositivi

Insieme al computer, avrai probabilmente bisogno di un qualche altro gadget per rimanere in contatto con i tuoi dirigenti e collaboratori, specialmente se desideri essere sempre disponibile. Blackberry o iPhone, scanner, stampante o fax a seconda del tipo di lavoro che fate, date un’occhiata alla nostra sezione Tecno che vi offre dei consigli per trovare il miglior prodotto con il minor impatto ambientale e, nel caso di smartphone e cellulari, consultare la classifica di quelli che emettono meno radiazioni stilata qualche tempo fa dalla EWG oltre all’Eco-guida rilasciata con cadenza trimestrale da Greenpeace.

Strumenti di lavoro: la cancelleria

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In un mondo veramente green, sulla vostra scrivania dovrebbe esserci solo una penna e qualche foglio di carta o ancor meglio una vecchia agenda per gli appunti più veloci invece di un cassetto traboccante di post-it, porta biglietti da visita, bloc-notes, penne, matite, evidenziatori, graffette ecc.. Ma se siete i tipi che non possono fare a meno di tonnellate di cancelleria al fine di mantenere un ambiente pulito e sano almeno cercate di acquistare cancelleria eco-friendly , che trovate su siti specializzati, come ad esempio le matite della ForestChoice disponibili in grafite e addirittura colorate, certificate FSC e ovviamente con imballo in carta riciclata.

Mentre con le penne a sfera della linea ecologica lanciata dalla Paper Mate o quelle della Goodkind al 100% riciclabili, in legno naturale, biodegradabili e ovviamente ricaricabili, potrete sentirvi non solo più professionali ma sicuramente molto più green!

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Ma se preferite le penne usa e getta che c’è di meglio se non quelle in Mater-BI? Nuova generazione di bio-plastica progettata e sviluppata, da un’azienda tutta italiana e precisamente di Novara, la NOVAMONT, nella logica del basso impatto ambientale, conserva infatti le caratteristiche della plastica nel suo impiego, ma è completamente biodegradabile, consente risparmio di energia, contribuisce a ridurre l’ effetto serra e si trasforma in fertile humos. Da acquistare on-line sul sito Prodotti-ecologici.it

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Immancabili, colorattissimi al 100% con carta riciclata i post-it con la parte adesiva con colla a base di acqua oltretutto certificati ‘der blaue engel’ li potete trovare su Ecoffice insieme alle gomme per cancellare interamente in caucciù prive di PVC e all’ultimissima novità, la chiavetta USB da 2, 4 o 8 Gb prodotta con mais fermentato in un materiale chiamato polilattide (PLA) che si decompone per il 71% in 108 giorni. Ovviamente prima di acquistare cercate di consumare tutto ciò che avete a casa, rimuginando nei vostri cassetti chissà che qualche vecchio bloc-notes ancora bianco non venga fuori?? Per ulteriori idee e consigli di cancelleria eco-friendly, vi rimandiamo alla nostra sezione Ufficio e all’articolo sui gadget per tornare a scuola.

Stampa e supporti cartacei

Il motto è utilizzare carta riciclata, ma non utilizzarla affatto è ancora meglio. Utilizzare conti e fatture on line sia per la vostra vita personale che per quella lavorativa vi permetterebbe di evitare inutili accumuli di carta. Inoltre investire acquistando uno scanner vi consentirebbe di eliminare altri tipi di documenti utilizzando di conseguenza Software per trasformare in PDF la documentazione.

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Ma se purtroppo il vostro lavoro non vi permette di fare a meno di stampare allora cercate di ridurre almeno i contenuti della stampa, Software che possono essere scaricati gratuitamente e che vi consentono di stampare solo ciò di cui avete bisogno senza tutti gli extra di formattazione, risparmiando così tempo , inchiostro e pagine. Uno di questi è Nuke Anything applicativo di FireFox che consente agli utenti semplicemente di evidenziare una sezione di una pagina web, rimuovendo ciò che non ci occorre sia testi che immagini. Ma, naturalmente, dovreste utilizzare Firefox per accedere.

Mentre installando Greenprint, (la versione prova dura 14gg) è possibile eliminare tutto ciò che non serve in quanto mostra tutto il documento che si vuole stampare.

 

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Toner e Cartucce

Se già utilizzando carta riciclata, stampate solo ciò che è essenziale, e cosa importantissima smaltite toner e ricaricate le vostre cartucce, potreste contribuire ancor di più utilizzando l’Eco Font, un carattere a basso consumo di inchiostro che oltre a rendere l’ambiente più contento vi farà risparmiare ulteriormente sul costo delle cartucce.

Inoltre in questi ultimi tempi la tecnologia sta andando verso verso prodotti, sia hardware che di consumo sempre più attenti al problema della stampa, e dello smaltimento delle cartucce o toner consumati. Così spazio a cartucce solide, stampanti in plastica riciclata o senza cartucce, e inchiostro di soia per rigenerare il vostro toner.

E per finire… prenditi le tue pause!

Avete aiutato il pianeta installando la vostra home working diminuendo così a vostro modo il pendolarismo, le emissioni di carbonio, le polveri sottili ma avete anche diminuito i vostri spostamenti fisici e le vostre interazioni sociali. Quindi per rimanere sempre svegli e attivi cercate di trovare ogni giorno qualche minuto per uscire fuori, magari con la scusa di fare piccole commissioni vi farete anche una bella passeggiata: è provato che prendere un po’ d’aria aumenta la vostra produttività.

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Ogni ora cercate di togliere lo sguardo dal monitor per qualche minuto e pianificate pasti e spuntini e concedetevi qualche tazza di Caffè (meglio se del commercio equo e solidale) o qualche tisana. Occhio a non abusare del frigorifero e resistere alla tentazione di mangiare fuori pasto. Ne vale la nostra salute e la nostra linea.

E quando ci si allontana dal computer per lunghi periodi di tempo ricordatevi di spengere la lucetta rossa di stand-by, i famosi vampiri, per evitare di sprecare inutili energie!

Co-working

Lavorare da casa è ricco di vantaggi, ma spesso ci si può sentire un po’ soli e a volte anche a corto di idee in quanto non c’è una continua interazione con altre persone.. Un buon compromesso tra il lavoro d’ufficio e il lavorare a casa è il co-working che si sta diffondendo sempre di più: spazi/piccoli uffici presi in affitto da più liberi professionisti che si possono raggiungere in bicicletta a piedi o i mezzi pubblici. Un’ottima alternativa dunque che ci permette di lavorare risparmiando ma di interagire con altre persone eliminando inoltre l’inutile competitività caratteristica principale del lavoro d’ufficio.

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