AeroVelo Atlas, prende il volo il primo elicottero a pedale

È riuscito a volare per 65 secondi, ma è già AeroVelo Atlas è già entrato nella storia, perché è il primo elicottero a pedale ad essere riuscito nell'impresa. Il 13 giugno scorso, durante il concorso dell'American Helicopter Association, il velivolo è riuscito a rimanere in quota per un minuto circa, ad un'altezza di 3,3 metri. I suoi ideatori? Due studenti di ingegneria della Toronto University. Il sogno di Leonardo da Vinci è realtà?

È riuscito a volare per 65 secondi, ma AeroVelo Atlas è già entrato nella storia, perché è il primo elicottero a pedale ad essere riuscito nell’impresa. Il 13 giugno scorso, durante il concorso dell’American Helicopter Association, il velivolo è riuscito a rimanere in quota per un minuto circa, ad un’altezza di 3,3 metri. I suoi ideatori? Due ingegneri della Toronto University. Il sogno di Leonardo da Vinci è realtà?

Icaro ne sarebbe sicuramente fiero. I due ragazzi, Todd Reichert e Cameron Robertson, hanno pienamente soddisfatto le condizioni rigorose del premio: una durata del volo di 60 secondi raggiungendo un’altezza di 3 metri, rimanendo in un quadrato di 10 metri. Il premio di AHS, istituito il premio nel 1980, ha dunque destinato al successo l’elicottero sostenibile, che non necessita di carburante ma che ha bisogno solo di due gambe e tanta energia.

Todd e Cameron hanno così conquistato i 250.000 dollari dell’AHS Igor I. Sikorsky Human-Powered Helicopter Prize. Il loro elicottero a propulsione umana è stato realizzato grazie ai fondi raccolti sul sito di crowdfounding Kickstarter. Ben 34mila dollari che hanno permesso loro di costruire il prototipo.

Atlas pesa solo 54kg anche se idealmente occupa una superficie di 1300 metri quadrati grazie alle pale da 20 metri di diametro ciascuna. Basta pedalare per metterlo in moto e per permettergli di sollevarsi da terra in maniera abbastanza stabile.

Reichert ha rivelato che il team ha dovuto superare una serie di sfide, ma è sempre stato convinto di farcela: “Ci siamo resi conto che il premio era molto più difficile di quello che prevedevamo, ma ad ogni passo, siamo stati in grado di superare le difficoltà e volare ancora più vicino al premio.”

Il progetto ha offerto la rara opportunità di lavorare all’avanguardia su un progetto incredibilmente stimolante e coinvolgente. È dove la passione e la scienza si incontrano che troverete le scoperte innovative” ha aggiunto.

Dopo gli Stati Uniti ‘coast to coast’ sorvolati da Solar Impulse, grazie all’energia del sole è quella delle gambe a muovere i velivoli.

Il futuro della mobilità potrebbe davvero essere verde.

Francesca Mancuso

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