A Rovereto scatta il divieto di portare i bambini a scuola in auto. Sanzioni per i trasgressori

A Rovereto scatta il divieto di andare a scuola in auto: gli studenti all'entrata e all'uscita dovranno arrivare a piedi, in bici o in bus.

A Rovereto i bambini si portano a scuola a piedi, in bus o in bici, ma non in auto, come si legge sul sito del Comune.

Fu nel 2012 che per la prima volta si provò a sperimentare il divieto nelle aree relative ai siti scolastici di Gandhi del Brione, Filzi di Sacco e Halbherr di Lizzana, e dopo anni di test con ottimi risultati, il Comune ha deciso di applicare la chiusura temporanea del traffico per un massimo di 30 minuti alle strade che danno sugli istituti comprensivi.

E così dal 12 settembre al 10 giugno 2020 le strade posizionate davanti a diverse scuole primarie e medie della città rimarranno chiuse al traffico per mezz’ora, al mattino e al pomeriggio quando i ragazzi escono dalle aule, in tutti i giorni lavorativi. Gli unici ad avere diritto di passaggio saranno residenti e il trasporto pubblico. E scatteranno multe e sanzioni per chi non rispetterà il divieto.

I tratti di strada interessati, con relativi orari, sono riportati sul sito del Comune:

L’amministrazione comunale con ordinanza n. 197/2019 dispone l’istituzione del divieto di transito, eccetto trasporto pubblico, a Rovereto nel tratto di via Puccini tra le intersezioni con via Perosi e con le vie Salvetti e Tiella dalle ore 7.55 alle ore 8.20 e dalle ore 16.10 alle 16.35 nei giorni lavorativi del periodo intercorrente dal giorno 12 settembre 2019 al giorno 10 giugno 2020; l’istituzione del divieto di transito, eccetto residenti, a Borgo Sacco in via Monte Nero dalle ore 7.50 alle ore 8.05 e e dalle 15.50 alle 16.10 nei giorni lavorativi del periodo.

Una richiesta che è arrivata dalla scuola e dalle circoscrizioni, e che è piaciuta molto a tutti.

Il divieto, che verrà fatto rispettare anche con l’installazione di apposita segnaletica, è nato dalla necessità di evitare ingorghi, garantire la sicurezza ai pedoni dato che spesso le auto venivano parcheggiate in seconda e terza fila, e al tempo stesso incentivare l’utilizzo di mezzi alternativi all’auto, decisamente più eco-sostenibili. Complimenti per la saggia decisione!

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Laura De Rosa

 

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