Mentre si pensa ai treni supersonici, si riattiva il diretto Bari-Napoli, ma è più lento del pullman (e della tratta con cambi)

Situazione paradossale sulla tratta Bari-Napoli: un treno diretto atteso da anni sarà più lento rispetto al viaggio con i cambi, mentre ovunque si diffondono i treni supersonici

Si potrebbe parlare dell’ennesimo paradosso all’italiana. Mentre il mondo guarda ai treni supersonici in grado di arrivare a velocità strabilianti e a percorrere tratte lunghissime in pochissimo tempo, il nostro Paese sembra andare nella direzione opposta, almeno nel Sud.

Il motivo? È stata finalmente ripristinata la tratta in treno Bari-Napoli che era stata soppressa alla fine degli anni ’90. Sembrerebbe un’ottima notizia, ma così purtroppo non è. Nel primo viaggio inaugurale del 10 luglio si è infatti ben capito come si tratti di una “vittoria”, ma a metà, specie se si guarda a cosa accade intorno a noi.

Il nuovo Intercity 716, infatti, porta a destinazione in 4 ore e 10 minuti. Un treno con cambio a Caserta, invece, ci mette 3 ore e 38 minuti. E di qui il flop vero e proprio, con solamente una sessantina di passeggeri che l’hanno scelto il primo giorno.

Con il meno ecologico pullman si impiegano meno di tre ore

Questo spiega anche l’assenza di tutte le istituzioni, dal ministro delle infrastrutture ai sindaci di Bari e Napoli, all’inaugurazione. Di fatto, il servizio ha condizioni oggettive di scarsa appetibilità, nonostante l’eliminazione del cambio di convoglio a Caserta.

Con 4 ore e 10 minuti e 5 fermate (Barletta, Foggia, Benevento, Caserta, Aversa), si impiega comunque di più dell’abbinamento Frecciargento-treno regionale con le sue 3 ore e 38 minuti con 4 fermate (Barletta, Foggia, Benevento, Caserta). E vi sono comunque altre soluzioni con tempi inferiori, inclusa anche l’attesa per il cambio, rispetto al treno diretto.

L’unico motivo valido che potrebbe spingere le persone (che non hanno fretta) a prendere il nuovo treno è quello economico. Si risparmiano infatti 15,70 euro (dai 51,70 della combinazione Frecciargento-regionale ai 36 del diretto). Se poi confrontiamo l’opzione bus, la situazione è ancora peggiore dato che la durata del viaggio è sotto le tre ore, con un costo che si aggira intorno ai 25 euro con buona pace dell’ambiente.

Un tappabuchi che fa acqua da tutte le parti

Insomma, quel treno diretto invocato a gran voce dai primi cittadini delle due città – Antonio Decaro e Gaetano Manfredi – scontenta tutti e per il momento pare solo un tappabuchi che non verrà utilizzato. Si aspetta infatti il completamento dei lavori dell’Alta Velocità, previsto per il 2026.

Già entro il 2024, però, con l’attivazione della tratta Cancello-Frasso Telesino si viaggerà tra i due capoluoghi in 2 ore e 40 minuti. Il risultato? La vera e propria mazzata finale di questa soluzione che lascia tutti basiti e ci fa nuovamente riflettere rispetto a come l’Italia sia indietro anni luce rispetto agli altri Paesi europei e del mondo sulla mobilità alternativa all’auto. Basti pensare al FluxJet, che promette di rivoluzionare la mobilità in Canda viaggiando a 1200 km/h. Altro che oltre 4 ore per un diretto Bari-Napoli.

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Fonte: Ferrovie.it

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