Termoli cuore delle auto elettriche: l’ex stabilimento Fiat diventerà una gigafactory che salverà migliaia di posti di lavoro

La stabilimento ex Fiat molisano si riconverte in fabbrica di batterie per auto elettriche diventando uno dei poli europei più importanti per la produzione di auto elettriche

Il Molise non solo esiste, ma diventerà uno dei poli europei principali delle auto a zero emissioni. Lo storico stabilimento ex Fiat, ora Stellantis, di Termoli con l’accordo firmato lo scorso marzo, sta per trasformarsi in una “gigafactory”, termine con il quale oggi si indicano gli stabilimenti di produzione di batterie destinate alle auto elettriche.

Con il via libera al protocollo d’intesa tra Ministero dello sviluppo economico, Regione Molise, Invitalia e Automotive Cells Company, il polo molisano di Stellantis dove da 50 anni si producono motoria combustione, intraprende un cambio di rotta importante che lo porterà a realizzare tre linee di produzione con una capacità nominale annua fino a 8 GWh, per un totale fino a 24GWh. Costruito dalla Fiat nel 1972, infatti ha prodotto decine di milioni di cambi e di motori e oggi dà lavoro a oltre 2400 persone, attualmente però in cassa integrazione. Il progetto, quindi permetterà di evitare la delocalizzazione e licenziamenti.

Siamo grati a tutte le persone coinvolte in questo investimento che assicurerà il futuro della grande comunità di Termoli», ha dichiarato Carlos Tavares, CEO di Stellantis. «Trasformare l’impianto esistente per contribuire nella creazione di un futuro più sostenibile posiziona ACC come leader europeo nella produzione di batterie e riafferma, grazie alla collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico, il ruolo dell’Italia nel sostenere la trasformazione di Stellantis in un’azienda di tecnologie dedicate alla mobilità sostenibile

Automotive Cells Company SE (ACC) è la società creata tra Stellantis e la francese TotalEnergies/Saft nell’agosto del 2020 con lo scopo di produrre in Europa batterie per veicoli elettrici: ad oggi conta quattro stabilimenti, di cui tre in Francia (a Bordeaux, Douvrin e Nersac) ed uno in Germania (a Kaiserslautern).

Con l’aggiunta di Termoli ACC, che produrrà accumulatori anche per le auto Mercedes-Benz, da poco entrata nel capitale con una partecipazione di un terzo, prevede di raggiungere la capacità di almeno 120 gigawattora entro il 2030. 

A Termoli inoltre si porterà avanti la ricerca e sviluppo e la produzione di celle e moduli per batterie ad alte prestazioni delle prossime generazioni. 

L’iniziativa ha accolto anche il favore di Legambiente:

«Non possiamo che accogliere con piacere la prospettiva che è stata data allo stabilimento Stellantis di Termoli. Un investimento che va a diradare i dubbi che in passato insistevano su uno stabilimento rimasto uno degli ultimi poli in grado di creare occupazione in Molise. Auspichiamo ora che tale investimento sia supportato da un percorso di potenziamento del sistema formativo regionale, indirizzando i percorsi di studio verso le competenze necessarie ad intercettare le nuove opportunità che questa transizione comporterà», ha commentato il presidente di Legambiente Molise Andrea De Marco.

Il nostro governo deve accompagnare la transizione ecologica di questo settore verso l’inevitabile e auspicabile passaggio dal motore endotermico a quello completamente elettrico nei prossimi anni. A livello internazionale c’è un grande fermento su questo fronte. Noi auspichiamo il protagonismo del nostro Paese, senza dover rincorrere gli altri paesi, e la gigafactory di Termoli va proprio in questa direzione. Auspichiamo la stessa soluzione anche per la filiera degli accumuli per l’elettricità prodotta da fonti rinnovabili intermittenti come eolico e fotovoltaico ma straordinariamente importanti per decarbonizzare il sistema elettrico del paese entro il 2035», ha spiegato il presidente di Legambiente nazionale Stefano Ciafani.

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