Benzina: da oggi scattano gli aumenti. Miglioreranno davvero il trasporto pubblico?

Con la nuova manovra, aumentano ancora i prezzi di benzina e gasolio. Ma nulla è previsto per favorire l'uso della bici

Nuovi rincari sul prezzo della benzina. È questo il regalo di Natale anticipato gentilmente rifiliatoci del nuovo decreto Salva Italia. Mentre si pensava che a salire sarebbe stato il prezzo del bollo per le auto da 185 kW, la nuova stangata è piovuta sui carburanti. A decorrere da oggi, benzina e diesel schizzano al di sopra del record assoluto.

L’aumento dell’accise sulla benzina, dunque, non entrerà in vigore dal 1° gennaio 2012, ma già da oggi ossia “a decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto“, che è già stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.

Secondo quanto si legge sul nuovo decreto “le aliquote su benzina e diesel salgono rispettivamente a 704,20 euro (+8,2 cent al litro) e 593,20 euro per mille litri (+11,2 cent)“. Ma non è tutto. Dal 1° gennaio del 2013, ci sarà un nuovo rincaro del prezzo dei carubarnti che si aggira attorno a 0,5 euro per mille litri.

Quanto costerà allora fare benzina? Stando così le cose, avremo un aumento di 9,9 centesimi al litro per la benzina, e 13,6 centesimi al litro per il gasolio. Un po’ meglio per il gpl che aumenterà “solo” di 2,6 centesimi al litro.

Ma la domanda che in queste ore ci siamo posti è stata un’altra: la nuova manovra favorirà l’uso dei mezzi pubblici, scoraggiando quello dell’auto privata? E la risposta che ci siamo dati, purtroppo, è negativa. Perché, il “necessario” aumento delle accise sui carburanti non è stato associato anche ad opportuni interventi atti a favorire, ad esempio, l’uso della bicicletta, attraverso la creazione di nuove piste ciclabili e della diffusione del bike sharing? Va aggiunto, che da gennaio 2012, le Regioni potranno applicare una propria (ulteriore) accisa di 1 centesimo per litro da destinare ai mezzi pubblici.

Secondo la Coldiretti, “fare il pieno a una macchina di media cilindrata con un serbatoio di 50 litri costa ben 85 euro, un importo leggermente superiore a quello che destineranno in media le famiglie italiane per la preparazione del pranzo di natale. D’altra parteun litro di benzina è arrivato a costare circa la metà di una bottiglia di spumante e oltre un terzo di un panettone che sono i prodotti immancabili sulle tavole delle feste“.

Forse allora quello che il nuovo governo ci chiede è tagliare sul pranzo di Natale per poter bilanciare gli aumenti dei prezzi del carburante?

Vi riproponiamo i nostri consigli su come risparmiare sulla benzina, sperando che almeno questi possano aiutarci a mettere da parte qualche euro, salvaguardando l’ambiente.

Francesca Mancuso

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