Insetti: anche i vegani dovrebbero mangiarli?

Rabbrividite al pensiero di mangiare insetti? Beh, se non vi sono bastati i consigli delle Nazioni Unite, che suggeriscono di mangiare più insetti per saziare l'appetito di carne dell'uomo (sono molto meno dannosi per l'ambiente e forniscono un buon apporto nutrizionale), è meglio iniziare a pensarci. Almeno secondo l'entomologa Daniella Martin, che sostiene che anche i vegani dovrebbero riconsiderare questa nuova ricca fonte di proteine.

Rabbrividite al pensiero di mangiare insetti? Beh, se non vi sono bastati i consigli delle Nazioni Unite o della FAO, che suggeriscono di mangiare più insetti per saziare l’appetito di carne dell’uomo (sono molto meno dannosi per l’ambiente e forniscono un buon apporto nutrizionale), è meglio iniziare a pensarci. Almeno secondo l’entomologa Daniella Martin, che sostiene che anche i vegani dovrebbero riconsiderare questa nuova ricca fonte di proteine.

Lo fa nel suo nuovo libro “Edible: An Adventure into the World of Eating Insects and the Last Great Hope to Save the Planet”, in cui sostiene che mangiare insetti è l’ultima grande speranza per salvare il pianeta.

Il motivo? La tanto invocata B12, la cui presenza può essere individuata negli alimenti di origine animale,ma, purtroppo, non nei comuni cibi vegetali, soprattutto per via dei motivi igienici per cui frutta e verdura vengono accuratamente lavate prima del consumo.

Eppure grilli e scarafaggi sono, incredibilmente, entrambi buone fonti di vitamina B12. Se i vegani potessero, quindi, accettare l’idea di mangiare insetti, potrebbero potenzialmente gestire al meglio la loro assunzione di vitamina B12. Come? Semplicemente qualche grillo un paio di volte a settimana, utile anche per fare il pieno di proteine.

Se l’idea di masticare insetti morti non è appetitosa, Martin ha ovviamente una soluzione: insetti macinati, da spargere a piacere e secondo gusto. Forse, però, vale la pena di ricordare che la scelta più eco-sostenibile e praticabile resta quella vegeteriana/vegana, le cui motivazioni vanno di certo ben oltre la carenza di B12.

Basterà considerare che, se tutti abbracciassero questa di filosofia, si risolverebbero molti degli attuali problemi che affliggono il Pianeta, per il bene del genere umano e non. Tanto più che la maggior parte delle persone che compiono la scelta vegana è spinta da motivazioni etiche nei confronti degli animali e non potrebbe mai accettare il compromesso proposto da Martin.

Roberta Ragni

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