Latte di Dromedario: autorizzata la vendita in Europa

Mai sentito parlare del latte di dromedario? Il Camelus dromedarius, oltre ad essere stato utilizzato per secoli come animale da soma per il trasporto di persone e merci, rappresenta, in alcuni Paesi, una fonte di latte animale, al pari delle nostre mucche, pecore o asine. E ora i prodotti caseari ottenuti da questo latte potranno arrivare anche in Europa.

Mai sentito parlare del latte di dromedario? Il Camelus dromedarius, oltre ad essere stato utilizzato per secoli come animale da soma per il trasporto di persone e merci, rappresenta, in alcuni Paesi, una fonte di latte animale, al pari delle nostre mucche, pecore o asine. E ora i prodotti caseari ottenuti da questo latte potranno arrivare anche in Europa.

Ad autorizzarli è il regolamento UE N. 300/2013 del 27 marzo 2013, che modifica il precedente, il n. 605/2010, stabilendo condizioni sanitarie e di polizia sanitaria e certificazione veterinaria per l’introduzione nell’Unione europea di latte crudo e prodotti a base di latte destinati al consumo umano. “Gli Stati membri autorizzano l’importazione di partite di prodotti a base di latte crudo di vacche, pecore, capre, bufale o, laddove esplicitamente autorizzati nell’allegato I, di came­lidi della specie Camelus dromedarius provenienti dai paesi terzi o da parti dei medesimi, che sono a rischio di afta epizootica, a condizione che tali prodotti a base di latte siano stati sottoposti a un trattamento termico o che siano stati prodotti da latte crudo sottoposto a un trattamento termico“, si legge nel testo.

A partire dallo scorso aprile, quindi, l’importazione e la vendita nei supermercati di latte di dromedario e prodotti derivati in tutti e 27 i prodotti dell’EU è legale. Ma l’importazione deve venire solo dall’emirato del Dubai, dove gli allevamenti sono esenti da afta epizootica e sottoposti ad adeguate misure sanitarie. I benefici nutrizionali sarebbero ampissimi: avrebbe la metà dei grassi del normale latte vaccino, fino a 5 volte la quantità di vitamina C e di più acidi grassi insaturi. Le aziende che lo producono dicono anche che sia molto più digeribile rispetto al latte di mucca e adatto per le persone con intolleranza al lattosio.

Camel-Milk 2

Ma Yvonne Bishop-Weston, nutrizionista londinese, spiega:E ‘più sano di latte di mucca normale? – Probabilmente! Sarebbe stato difficile non esserlo! Anche le bottiglie di acqua sono meglio rispetto al normale latte di mucca. Il latte vaccino è essenzialmente saturo di grassi animali, zuccheri (lattosio), proteine animali e acqua, ci sono modi migliori di assumere proteine, grassi, carboidrati e acqua per la dieta. Che sapore ha? Non ho tentato di scoprirlo. Anche perché mi preoccupa più che altro cosa debbano bere i poveri cuccioli di cammelli: il latte di mucca“.

Camel milking DB

Già, perché in questo strano mondo globalizzato, è più semplice far arrivare latte animale esotico da Paesi lontani, non curandosi dei piccoli che verranno privati del latte delle loro madri, che spiegare, ad esempio, che ci sono altri alimenti vegetali che possono sostituire tranquillamente il latte. Con buona pace del “chilometro zero”.

Secondo la FAO, però, la diffusione del consumo di latte di cammelli e dromedari potrebbe rappresentare un’ottima fonte di sostentamento e sviluppo per le popolazioni di allevatori nomadi. Il latte di cammello contiene gli acidi grassi a catena corta, ma il suo valore è da ricercarsi nelle alte concentrazioni di acidi volatili e, in particolare, l’acido linoleico e acidi polinsaturi, che sono essenziali per la nutrizione umana. Il totale degli acidi grassi saturi nel complesso è del 62,6 per cento. Il tenore di proteine del di cammello è compreso tra 2 e 5,5 per cento ed è è simile a quella del latte vaccino.

Il latte dei camelidi è ricco di cloruro e vitamina C. Questo è importante dal punto di supporto nutrizionale nelle zone in cui frutta e verdura che contengono vitamina C sono scarse. La quantità è ben tre volte superiore a quella del latte di mucca e di una volta e mezzo a quella del latte umano. Anche la vitamina B 12 e B2 sono contenute in misura significatifa, più che nel latte di capra.

“Il latte dei camelidi è molto simile al latte di capra e al latte umano. Questo sottolinea ancora una volta l’importanza del latte di cammello per la nutrizione umana. I pastori che vivono solo di questo latte in Kenya e nella regione Ahaggar del Sahara sono sani e vigorosi. Questo latte è rinomato per le sue salutari qualità, che comprendono una buona crescita delle ossa […]. È anche evidente che il gusto e la qualità del latte è direttamente influenzata dalla quantità di acqua bevuta e la quantità e qualità dei mangimi consumati”, scrive la Fao nelle sue specifiche.

La domanda, però, non è tanto se sia salutare o meno, quanto piuttosto: ne avevamo davvero bisogno qui in Europa?

Roberta Ragni

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