Sprechi alimentari: il supermercato fallisce e il cibo meglio in discarica che donato ai poveri

Sprechi alimentari. Un terzo del cibo prodotto nel mondo ogni anno finisce in discarica, anche quando è ancora commestibile. Una sorte davvero infelice per i prodotti che fino a poco tempo prima si trovavano tra gli scaffali dei supermercati. Un esempio eclatante in proposito riguarda quanto avvenuto di recente in una località della Georgia, negli Stati Uniti.

Un terzo del cibo prodotto nel mondo ogni anno finisce in discarica, anche quando è ancora commestibile. Una sorte davvero infelice per i prodotti che fino a poco tempo prima si trovavano tra gli scaffali dei supermercati. Un esempio eclatante in proposito riguarda quanto avvenuto di recente in una località della Georgia, negli Stati Uniti.

I gestori di un supermercato di Augusta, come riportato da fonti americane, dopo aver ricevuto un ordine di sfratto dalla banca, a cui dovevano migliaia di dollari, hanno deciso di compiere una buona azione a favore dei cittadini più poveri. Prima di lasciare il supermercato, hanno pensato di donare i prodotti alimentari ad una comunità religiosa locale, che non avrebbe però accettato l’offerta.

I prodotti del supermercato sono dunque stati accumulati nel parcheggio adiacente ed hanno attirato l’attenzione dei passanti, pronti a portare via con sé la merce invenduta. Gli alimenti avrebbero potuto costituire dei veri e propri pasti gratis per i più poveri. L’intervento delle forze dell’ordine ha però impedito tutto ciò, respingendo 300 cittadini affamati e speranzosi accorsi sul posto.

Niente cibo gratis per i poveri, dunque. Gli alimenti sono stati trasportati in discarica per volere della SunTrust Bank, la banca di Atlanta a cui il supermercato appartiene. Le forze dell’ordine hanno giustificato il proprio intervento sostenendo che la presenza di prodotti completamente intatti di cui potersi appropriare gratis avrebbe portato allo scatenarsi di disordini tra i presenti.

Centinaia di prodotti alimentari ancora in perfetto stato e, fino a poco prima, considerati destinabili alla vendita si sono trasformati in rifiuti, nel giro di poche ore. Avrebbero potuto placare la fame dei poveri accorsi nella speranza di avere a disposizione, almeno per una volta nella vita, un pasto gratuito.

Si tratta di un esempio emblematico, che ci ricorda ciò che avviene ogni giorno in mense, ristoranti e supermercati, con quintali di alimenti sprecati che potrebbero essere invece destinati ai bisognosi. In Italia, il progetto Last Minute Market e l’operato di alcune associazioni benefiche contribuiscono ad arginare il problema degli sprechi alimentari. Simili iniziative dovrebbero essere estese ovunque, così da poter recuperare il cibo avanzato per offrire pasti gratis ai meno fortunati.

Marta Albè

Fonte foto: Wafb.com

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