Non solo l’olio, anche il Parmigiano Reggiano a rischio: manca il latte per produrlo (e l’energia costa troppo)

A causa della carenza di latte per la produzione e degli aumentati costi di energia e materie prime, a rischio anche il Parmigiano Reggiano. A lanciare l'allarme è Roberto Gelfi, presidente della sezione lattiero casearia di Confragricoltura Emilia Romagna

Due tra i più grandi produttori di latte, Granarolo e Lactalis, hanno già fatto sapere ad inizio settembre che si stanno trovando di fronte a grandi problemi di produzione, a causa dell’inflazione e dei costi aumentati dell’energia e delle materie prime.

A rischio c’è anche il Parmigiano Reggiano.

A lanciare l’allarme è stato Roberto Gelfi, presidente della sezione lattiero casearia di Confragricoltura Emilia Romagna che ha fatto sapere come il caro-prezzi (direttamente e indirettamente) stia mettendo a dura prova anche uno dei prodotti Dop italiani più amati (e falsificati) nel mondo.

La regolare produzione di questo formaggio sarebbe a rischio in particolare per una possibile carenza dei quantitativi di latte utili a realizzare il Parmigiano Reggiano ma anche per l’aumento dei costi energetici.

Come ha dichiarato Gelfi:

Si rischia di non produrre i quantitativi di latte richiesti, per la trasformazione in formaggio Parmigiano Reggiano, dalla programmazione 2023-2024 del Consorzio a causa dei rincari l’allevatore potrebbe decidere di ridurre il numero di capi e di conseguenza la produzione complessiva di latte.

Ha poi continuato specificando che:

C’è il serio rischio che le aziende zootecniche non possiedano abbastanza liquidità per sostenere gli aumenti e che quindi scelgano di vendere subito parte del latte crudo sul mercato spot, destinandolo ad altri usi alimentari e non alla trasformazione in Parmigiano Reggiano.

Secondo i dati elaborati da Confagricoltura Emilia Romagna, i costi della produzione del latte utile alla preparazione del Parmigiano Reggiano sono già aumentati del 40-50% e sono in crescita anche i prezzi della trasformazione (35-45% in più rispetto allo scorso anno).

Come possiamo facilmente intuire, tutta questa situazione potrebbe portare non solo ad una minore produzione di Parmigiano Reggiano, ma anche ad un aumento dei prezzi al consumatore. Alla carenza di latte e ai costi energetici, si aggiungono poi i costi più elevati di carta e plastica, che si utilizzano per confezionare i prodotti.

L’aumento dei prezzi e una possibile produzione ridotta sono problemi che non riguardano certo solo il latte e il Parmigiano Reggiano, ma anche altri prodotti di eccellenza (e non) del nostro territorio, come l’olio extravergine di oliva.

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