Conosci i nomi di tutte le renne di Babbo Natale? (No, non c’è solo Rudolph)

Conoscete l'origine della figura delle renne di Babbo Natale, la loro storia e i loro nomi? Tutto nasce da una poesia del XIX secolo

Manca ormai pochissimo alla notte di Natale, la notte magica in cui Babbo Natale consegna doni ai bimbi (e agli adulti) che sono stati buoni durante l’anno appena trascorso.

Secondo la tradizione iconografica a cui siamo abituati, nella sua missione di consegna dei doni Babbo Natale non è solo, ma è sempre accompagnato dalle fidate renne magiche, che trainano la slitta in volo nei cieli di tutto il mondo.

Dove e quando nasce la tradizione delle renne di Babbo Natale? Quante sono e come si chiamano? Ve lo sveliamo in questo articolo.

L’origine delle renne di Babbo Natale

Il primo riferimento letterario alle renne di Babbo Natale lo si trova nella poesia “A Visit from St. Nicholas”, scritta nel 1823 e attribuita al poeta americano Clement Clarke Moore.

In questa poesia San Nicola (che diventerà poi noto come Babbo Natale) viene descritto come un piccolo vecchio vivace alla guida di una slitta trainata da otto renne.

But a miniature sleigh and eight tiny rein-deer,

With a little old driver so lively and quick,

I knew in a moment he must be St. Nick.

Più avanti nella poesia compaiono anche i nomi delle otto renne, incitate al galoppo da San Nicola:

  • Dasher (Fulmine)
  • Dancer (Ballerina)
  • Prancer (Saltarello)
  • Vixen (Freccia)
  • Comet (Cometa)
  • Cupid (Cupido)
  • Donder (Tuono)
  • Blitzen (Lampo)

La poesia, tuttavia, non fa alcun riferimento a Rudolph, la famosa renna dal naso rosso che è diventata la più celebre assistente di Babbo Natale per le sue consegne.

In effetti, non c’è traccia di Rudolph nei documenti storici fino al XX secolo: l’iconica renna compare per la prima volta negli anni ’30, in un in un libro di fiabe natalizie realizzato dal pubblicitario americano Robert May.

Una decina di anni più tardi, più precisamente nel 1949, il compositore Johnny Marks si ispirò a quel libretto per comporre la canzone “Rudolph, the Red-Nosed Reindeer“, che divenne ben presto una delle più famose e amate canzoni natalizie.

La canzone inizia elencando i nomi delle otto renne, ripresi dalla poesia di Moore, per poi rispondere alla domanda “Ricordi la renna più famosa di tutte?” menzionando la renna Rudolph.

Le renne di Babbo Natale: una curiosità

Ogni renna ha un nome che richiama una sua abilità o un tratto del suo carattere, ma che non fornisce informazioni esplicite in merito al sesso. È lecito chiedersi, quindi, se le renne di Babbo Natale siano maschi o femmine.

A questo interrogativo risponde la biologia: i maschi della renna perdono le corna all’inizio di dicembre, quando la stagione degli amori è terminata, mentre le femmine le mantengono per tutto l’inverno.

Poiché le renne di Babbo Natale sono raffigurate con le corna, ciò può solo portare alla conclusione che sono le femmine a spingere la slitta nel cielo durante la notte della vigilia di Natale ogni anno.

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