India, aperta un’inchiesta sulla presenza di potenziali sostanze cancerogene nelle spezie (che arrivano anche in Europa)

Allarme per le sostanze cancerogene all’interno delle spezie: le autorità indiane hanno annunciato test e ispezioni nell’industria dopo aver rilevato gas ossido di etilene in quattro popolari miscele prodotte da Mdh e Everest

L’India si trova ad affrontare un’inchiesta su potenziali sostanze cancerogene presenti nelle spezie, dopo che il bando di quattro popolari miscele di spezie da parte di Hong Kong e Singapore ha sollevato preoccupazioni su scala internazionale.

Le autorità indiane del Food Safety and Standards Authority of India (Fssai) hanno infatti annunciato l’avvio di test e ispezioni nell’industria delle spezie per indagare sulla presenza di sostanze nocive nei prodotti finali.

Una decisione avvenuta dopo che il gas ossido di etilene, utilizzato originariamente per la sterilizzazione degli strumenti chirurgici ma evidentemente anche nell’agricoltura in India, è stato individuato in quattro popolari miscele prodotte da Mdh e Everest che sono state immediatamente messe al bando a Hong Kong e Singapore.

Questo composto è associato a un aumentato rischio di cancro dei globuli bianchi, inclusi il linfoma non Hodgkin, il mieloma e la leucemia linfocitica, a causa della sua capacità di danneggiare il DNA. Inoltre l’esposizione a lungo termine può comportare il rischio di tumore al seno nelle donne.

Il mercato a rischio?

La scoperta delle sostanze cancerogene nelle spezie ha sollevato ulteriori preoccupazioni, poiché la European Food Safety Authority (Efsa) ha fatto sapere di aver rilevato la presenza di tali sostanze in 527 prodotti alimentari indiani. Questi risultati hanno portato al respingimento di numerose spedizioni e alla rimozione dal mercato di vari prodotti, soprattutto contenenti sesamo e frutta secca.

Come detto, al centro dei prodotti vietati figurano miscele di importanti aziende come Mdh ed Everest la cui esportazione avviene anche nel resto del mondo. Mdh Group ha avuto problemi anche con la Food and Drug Administration americana, che ha respinto il 31% dei suoi prodotti negli ultimi sei mesi a causa della presenza di tracce di salmonella.

Questo scandalo delle spezie potrebbe avere conseguenze significative per l’India, soprattutto se altre nazioni adottassero misure simili a quelle di Hong Kong e Singapore. L’India è il principale produttore, consumatore ed esportatore mondiale di spezie, e l’eventuale perdita di fiducia nei suoi prodotti potrebbe danneggiare gravemente il settore.

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