Oltre alle bollette, i rincari colpiranno anche la pasta: quanto costerà un pacco di spaghetti?

Continua l'impennata dei costi della pasta in Italia e la situazione è destinata a peggiorare. Un chilo di spaghetti costerà circa 1,40€

No, le bollette di luce e gas non sono le uniche ad essere lievitate. Anche i prezzi dei generi alimentari al supermercato sono sempre più salati. Tra gli alimenti più colpiti dai rincari spicca uno dei più consumati e amati dagli italiani: la pasta,  che ha subito un aumento di prezzi di circa il 101%. E la situazione è destinata a peggiorare. A lanciare l’allarme i pastifici italiani, in particolare il noto marchio Divella, che già all’inizio di gennaio aveva messo in guardia su aumenti addirittura del 38%. 

A dicembre gli stabilimenti produttivi si sono fermati per 15 giorni e nessuno ha comprato grano – spiega Vincenzo Divella, amministratore delegato dell’azienda pugliese in un’intervista rilasciata al Sole24Ore – Ma già ieri, alla borsa merci di Bari, la prima che si è riunita dopo il capodanno, c’è stato un aumento del 6%. I pastifici riaccendono i motori, e subito il prezzo del grano risale. E poi c’è un’altra cosa che mi preoccupa: basterà il grano nazionale, fino a giugno?

Negli ultimi mesi il prezzo del grano alla borsa di foggia è aumentato addirittura del 90%. Ma il problema non è legato soltanto alla materia prima, ovvero il grano che è in crisi.

Con l’arrivo dell’autunno, poi, ci si sono messi tutti gli altri rincari: il costo del cellophane è aumentato del 25%, il gas del 300%, l’elettricità anche – aggiunge l’amministratore delegato del pastificio Divella – Per questo a gennaio abbiamo chiesto alla grande distribuzione altri 12 centesimi al chilo.

Secondo i dati della Coldiretti, nel 2021 il nostro Paese ha prodotto 3.800.000 tonnellate di grano, cioè il 3% in meno rispetto all’anno precedente. E su tutto il territorio nazionale i costi delle semine del grano usato per pasta e pane sono lievitati per molteplici motivi: gli aumenti dei costi del gasolio, dei fertilizzanti e dei mezzi agricoli.

E se fino a circa un anno fa produrre un chilo di spaghetti costava circa un euro, oggi i pastai spendono il doppio, ovvero 1 euro e 50. Una situazione che va inevitabilmente ad influire sul costo finale, che però spesso non viene maggiorato (e a perderci sono quindi anche i produttori),

Non solo pasta, tutti i generi alimentari che hanno subito una maggiorazione di prezzo

Ma la pasta non è l’unico alimento che ha subito dei forti rincari. Secondo quanto riportato dall’associazione Assoutenti sulla base dei dati Istat, tra i prodotti alimentari più cori troviamo anche la farina, il burro e tanti altri. Ecco quali:

rincari alimenti

@Assoutenti

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Fonti: Il Sole 24 Ore/Unione Nazionale Consumatori/Assoutenti

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