#Sanremo2024: il cast di Mare Fuori contro la violenza sulle donne: “L’amore non è possesso”

Un monologo contro la violenza sulle donne, ma anche sull’accettazione dei “no” e delle diversità: parole intense quelle portate sul palco di Sanremo dai ragazzi di Mare Fuori

Parte del cast di “Mare Fuori 4”, fiction Rai di successo che racconta le vicende di un gruppo di giovani detenuti all’interno del carcere minorile di Napoli, è stato ospite durante la seconda serata del Festival di Sanremo.

Prima di cantare la sigla ormai celebre, i ragazzi hanno recitato un lungo monologo su un tema di cui non si parla mai abbastanza, ma tremendamente attuale: la violenza sulle donne. Frasi forti e che tutti noi dovremmo avere sempre impresse nella mente. Perché l’amore non c’entra nulla con il possesso. È semplicemente amore. Punto e basta.

Ascoltare, accogliere, accettare e imparare

Giovanna Sannino, Carmela in “Mare Fuori” dove interpreta la moglie di Edoardo Conte, è stata la prima ad entrare in scena ed ha parlato dell’importanza dell’ascolto:

‘Ascolta’ è la prima parola. Una donna che ti parla, si fida di te. Non trattarla mai con sufficienza o con fastidio neanche quando ti sembra che si stia lamentando di qualcosa, perché c’è differenza tra lamentarsi di te e lamentarsi con te.

Matteo Paolillo, Edoardo Conte nella fiction, ha proseguito incentrandosi su come sia fondamentale accogliere le persone per quello che sono, senza cambiarle a tutti i costi:

Accogli’ è la seconda parola. Nessuno si merita la violenza di dover aderire ad aspettative altrui, di essere considerato troppo o troppo poco, non ancora o non più. Facciamo invece sempre sentire chi amiamo accolto, esattamente per quello che è, perché tutti noi abbiamo il diritto non a sentirci amati nonostante, ma ad essere amati proprio perché.

Poi è stata la volta di Yeva Sai, new entry di questa stagione. L’attrice ha toccato un tema cruciale: accettare che gli amori finiscano ed essere capaci di lasciare andare. Qualcosa che, come abbiano tristemente visto più volte, molti uomini non riescono a comprendere arrivando ad uccidere pur di “possedere” per sempre:

Accetta’ è la terza. Non sempre l’amore dura e dopo un percorso condiviso può succedere di dover spezzare un cuore, pur di non spezzare noi stessi, perché siamo al mondo per fiorire, non per appassire all’ombra di rapporti in cui non ci riconosciamo più. Ecco perché amare a volte può voler dire accettare che le persone siano felici anche senza di te.

Al suo fianco Domenico Cuomo (Cardiotrap) che ha continuato:

Impara’ è la quarta. L’amore è un lavoro e impararlo è forse la cosa più importante per la quale siamo qui. Ci riusciremo solo con un’applicazione quotidiana, tu insegni le tue parole e lei insegna le tue, fino a quando non inventerete le vostre.

Verità, stare accanto, dire e ascoltare i “no” e stare insieme

Antonio D’Aquino, che in “Mare Fuori” è Milos ed interpreta un personaggio molto importante dato che è omosessuale, lo ha seguito e ha trattato appunto il tema delle diversità:

Verità’ è la quinta. Abbandoniamo gli stereotipi del vero uomo e della vera donna, per ambire a essere uomini veri e donne vere. Gli uomini veri e le donne vere vivono e amano nel mondo, accolgono le proprie diversità e quelle degli altri come risorse, sapendo che sono proprio quelle a renderli liberi.

Poi Francesco Panarella, Cucciolo e suo fidanzato nella serie:

Accanto’ è la sesta. Una coppia non si fonda sull’attribuire ruoli ma sul condividerli, non sul tracciare confini ma sullo starsi accanto. A volte perfino sull’attendersi, accettando anche momenti di silenzio in cui ti pare non stia succedendo niente. Ma quell’attesa è solo ciò che prepara il tuo meglio e quel silenzio è solo ciò che testimonia il tuo amore.

Maria Esposito (Rosa Ricci) ha trattato di quanto sia fondamentale dire “no” e accettare i “no” degli altri. Anche e soprattutto questo è amore:

No’ è la settima. È una parola dura ma che dobbiamo riuscire a pronunciare, e che gli altri devono essere pronti a ricevere. ‘No’ è la parola che stabilisce il perimetro della nostra volontà, e rende chiaro che l’amore non deve c’entrare mai con il possesso. Per questo a volte ‘no’ è la più alta dichiarazione d’amore che si possa fare.

Infine Massimiliano Caiazzo (Carmine) ha concluso con un intervento focalizzato sulla condivisione:

Insieme’ è l’ottava. Una parola che può sembrare fuori moda soprattutto oggi in cui uomini e donne si vivono come avversari. Per questo che questa parola è la più preziosa, quella su cui investire per il futuro. Ciò che conta è che ricominciamo a guardare gli uni negli occhi degli altri. Quello che sceglieremo di vedere dipenderà solo da noi.

Ti potrebbe interessare anche: 

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook