Niente cellulari e “souvenir digitali” ai concerti italiani di Bob Dylan: tutto dovrà rimanere impresso solo nella memoria

Alla prossima tournée italiana di Bob Dylan non si vedranno cellulari al cielo o flash continui: gli smartphone saranno vietati. L’iniziativa rivoluzionaria, già messa in atto in passato dal premio Nobel, sta facendo discutere

Bob Dylan torna in Italia e la notizia è sicuramente gradita a tutti i suoi fan. Quest’estate uno dei miti della musica mondiale sarà protagonista di ben cinque concerti nel nostro Paese. Segnatevi le date: 3 e 4 luglio al teatro degli Arcimboldi di Milano, 6 luglio al Lucca Summer Festival, 7 luglio a Perugia all’Umbria Jazz (sarà proprio lui ad inaugurare questa edizione) e infine il 9 luglio all’Audiorium Parco della Musica di Roma.

Non mancheranno tutti i suoi successi storici, a cui si affiancheranno anche i brani tratti dal suo ultimo album pubblicato nel giugno 2020, Rough and Rowdy Ways. Più che il fatto che il suo tour farà tappa anche in Italia, però, a tenere banco è un’altra notizia.

Dylan, non nuovo a queste iniziative, ha deciso che tutti i concerti saranno Phone Free Show. Chi mastica un po’ di inglese lo ha già capito: niente cellulari. Niente video ad immortalare il momento, niente foto celebrative, tanto meno niente dirette su Facebook o storie su Instagram. Si torna come ai vecchi tempi: si canta, si balla, ci si emoziona, ma a mani vuote.

Il cellulare andrà riposto in un’apposita busta sigillata e magnetizzata

E non stiamo parlando del classico escamotage “all’italiana” con cui si aggira il divieto di fare foto nelle Chiese o nei musei. Del resto, quante volte si vedono persone che si improvvisano paparazzi da dietro una colonna non appena gli addetti alla sicurezza si distraggono.

Questa volta, però, non si sgarra. Arrivati sul posto, la compagnia di custodia Yondr attraverso il suo personale dedicato farà mettere lo smartphone all’interno di una busta sigillata e magnetizzata che renderà inutilizzabile l’apparecchio e che si potrà tenere con sé per tutta la serata.

Chi dovesse avere un’emergenza improvvisa e dovesse aver bisogno di accedere al telefono per chiamare o mandare un messaggio, potrà recarsi in un’area dedicata e segnata destinata all’uso del cellulare dove sarà accolto da un membro dello staff di Yondr.

Ci si può rifiutare? No, la decisione è obbligatoria e non è negoziabile. Chi non dovesse voler sottostare a queste condizioni, semplicemente.. è meglio che non prenoti il biglietto.

Pro o contro?

Ma perché tutto questo? Come detto il premio Nobel ha già sperimentato questa strategia durante i suoi tour più recenti e ritiene che così si vada a creare un’esperienza migliore per tutti presenti. Da una parte i partecipanti saranno sollevati dall’assenza di liti per un cellulare posizionato perennemente di fronte al viso dello spettatore seduto dietro o per i flash continui che abbagliano le scenografie.

Dall’altra si dovranno rassegnare a non avere “souvenir digitali” di quest’esperienza che dovrà restare bene impressa nella loro mente. In questo modo, però, senza essere impegnati a schiacciare play sul proprio schermo forse non ci si perderà alcuni dettagli e alcune emozioni che altrimenti sarebbero passati inosservati.

L’iniziativa, come detto, sta facendo discutere, ma è sicuramente parecchio rivoluzionaria. Un’idea che solo Dylan e pochi altri possono permettersi senza ricevere una vera e propria sommossa popolare in cambio. Ora tocca a voi: favorevoli o contrari?

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