Dopo il pandoro-gate, lanciata la bomba anche sulle uova di Pasqua di Chiara Ferragni

Non si placano le polemiche su Chiara Ferragni. Dopo la multa da parte dell'Antitrust per il pandoro in collaborazione con Balocco, esplode il caso delle uova di Pasqua, che avrebbero fruttato all'imprenditrice oltre un milione di euro, mentre all'associazione I bambini delle fate (che si occupa di bambini con autismo e disabilità) avrebbe ricevuto appena 36mila euro. "Altro che errore di comunicazione, era una fruttuosa operazione commerciale" suona Selvaggia Lucarelli, che ha fatto luce sullo scandalo. Nel frattempo sui canali social dell'imprenditrice milanese scompaiono i post sull'iniziativa e crolla il numero di follower...

“Ho commesso un errore”: con queste parole Chiara Ferragni, con la voce tremante e gli occhi lucidi, ieri ha fatto un mea culpa sui social dopo essere finita nell’occhio della bufera per il progetto “Pandoro Pink Christmas”. Alle porte delle festività natalizie per l’imprenditrice milanese (o meglio per le due società che gestiscono i suoi marchi e diritti) e l’azienda Balocco è arrivata una sanzione da 1 milione e 420 mila euro da parte dell’Antitrust per pratica commerciale scorretta. Secondo quanto riportato dall’AGCM, i consumatori venivano spinti a credere che acquistando il prodotto avrebbero contribuito a una donazione all’Ospedale Regina Margherita di Torino. Ma la realtà era ben diversa: le tre società, infatti, hanno incassato la somma di oltre 1 milione di euro a titolo di corrispettivo per la licenza dei marchi della Ferragni e per la realizzazione dei contenuti pubblicitari, senza versare nulla alla struttura sanitaria.

Proprio per cercare di rimediare al grave danno d’immagine l’influencer è corsa ai ripari, pubblicando un filmato in cui annuncia che devolverà 1 milione di euro all’Ospedale Regina Margherita per sostenere le cure dei bambini. Peccato, però, che non abbia ottenuto l’effetto sperato. Per tantissimi utenti, infatti, quelle scuse sono soltanto una messa in scena, riuscita male. E a dirlo sono anche i numeri, dato che migliaia di persone hanno deciso di non seguirla più sui social. “Strano che si sia accorta del suo errore dopo un anno e soprattutto dopo essere stata multata. Anche in questo videomessaggio c’è del business” commenta qualcuno.

Ma il progetto in collaborazione con Balocco non sarebbe l’unico poco trasparente portato avanti da Chiara Ferragni. A sganciare una nuova bomba è l’opinionista e conduttrice radiofonica Selvaggia Lucarelli, che era stata la prima a svelare le ombre relative alle attività di beneficenza di Chiara Ferragni e il marito Fedez.

Un copione analogo, o quasi, pare sia stato seguito con l’iniziativa legata alle uova di Pasqua Giochi Preziosi, sponsorizzate dall’imprenditrice sia nel 2021 che nel 2022, sempre a fin di bene (questa volta per aiutare i bambini con autismo e disabilità e lel loro famiglie).

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La ricostruzione della vicenda

Ci sono infatti due operazioni precedenti molto simili sia nel 2021 che nel 2022, per cui la distrazione era recidiva. Nel febbraio 2021 e nel febbraio 2022 infatti Chiara Ferragni presenta le sue uova di Pasqua in collaborazione con Dolci Preziosi. Sulla pagina del suo sito Blonde Salad si legge: “Le uova di Pasqua Chiara Ferragni x Dolci Preziosi sosterranno il progetto benefico ‘I Bambini delle Fate’, l’associazione fondata da Franco Antonello, papà di Andrea, il ragazzo con autismo spesso in tv. Numerose testate riprendono la notizia: “Le uova di Pasqua Chiara Ferragni x Dolci Preziosi sosterranno il progetto benefico ‘I Bambini delle Fate’” (Dissapore), “Il ricavato delle uova di Pasqua servirà a sostenere tramite raccolta fondi l’associazione I bambini delle Fate” (Elle) – spiega Selvaggia Lucarelli, in un articolo apparso su Il Fatto Quotidiano – Lo schema sembra identico a quello dei pandori per cui è stata multata: lei si fa pagare come testimonial, dalla sua comunicazione si deduce che la beneficenza sia legata alla vendita dei dolci, le testate e i consumatori capiscono questo, nessuno chiede rettifica per titoli come “Il ricavato andrà all’associazione” e il gioco è fatto.

Per andare più a fondo in questa storia torbida e vederci chiaro Selvaggia Lucarelli ha contattato direttamente Franco Cannillo, l’imprenditore che ha acquisito Dolci Preziosi. E la sua versione dei fatti lascia con l’amaro in bocca.

“Assolutamente non c’è stata correlazione tra le vendite delle uova e la donazione a ‘I Bambini delle Fate’. Ferragni è stata pagata per aver ceduto la sua immagine. Noi abbiamo fatto una donazione, per lei non era da contratto” ha sottolineato.

Chiedo quanto è stata pagata. – prosegue Lucarelli – “A memoria 500.000 euro nel 2021 e 700.000 circa nel secondo anno, poi ha chiesto una cifra esorbitante e non abbiamo più chiuso il contratto”. Domando anche perché associare questa donazione all’iniziativa delle uova, visto che sul cartoncino c’è scritto “Sosteniamo ‘I Bambini delle fate”. “È quel che abbiamo fatto, ‘sosteniamo’ non vuol dire che se compri vai a sostenere la beneficenza. Significa che noi abbiamo fatto una donazione e lo comunichiamo. Sensibilizziamo!”. Replico che però l’operazione era ambigua e che i giornali hanno scritto “il ricavato va a ‘I Bambini delle fate”, e Cannillo risponde che non lo ha notato e che quello che ha comunicato autonomamente Ferragni non lo riguarda. Cannillo specifica anche che il prezzo delle uova griffate era quello delle altre prodotte in precedenza e che l’operazione commerciale è stata un grande successo.

Telefono dunque al destinatario delle donazioni, Franco Antonello de “I bambini delle Fate”. “Noi abbiamo stretto un accordo con Dolci Preziosi, loro volevano scrivere che la donazione era legata alle vendite, noi ci siamo rifiutati e abbiamo permesso di usare l’espressione ‘Sosteniamo i Bambini delle fate’”. Chiedo a Franco l’entità della donazione. “Preciso che per l’operazione uova non abbiamo mai avuto contatti con Ferragni, ho provato a contattarla e parlarle, ma non è stato possibile. Ci sono stati donati da Dolci Preziosi un anno 12.000 euro e l’altro 24.000 euro”. Chiedo se è al corrente del fatto che Ferragni ha guadagnato 500 e 700.000 euro nei due anni di accordi per le uova. “Ho accettato perché sembrava figo, c’era il nome di Ferragni, pensavo di fare cose più importanti e invece è finita così. Lei non sa quante aziende si fregiano di fare cose per il sociale, grazie alla parola ‘beneficenza’ creano fatturati più grossi e con due monetine date al sociale hanno la medaglia dei benefattori”. Chiedo se non gli dà fastidio che Ferragni parlasse di “uova per fare del bene”. “Mi stupisce che abbiano dato 700.000 euro per il testimonial e 12.000 euro per il sociale, è una vergogna”.

Il mistero dei post cancellati

Tanti punti di questa storia, che (giustamente) sta indignando gli utenti, restano ancora da chiarire per bene, ma nel frattempo sui canali social di Chiara Ferragni sono “magicamente” spariti i post che fanno riferimento all’iniziativa delle uova di Pasqua, portata avanti con Dolci Preziosi, come mostra anche Selvaggia Lucarelli e abbiamo appurato facendo delle prove:

uova pasqua ferragni

@Selvaggia Lucarelli/Instagram

“Quando un anno fa denunciai l’opacità dell’operazione Pandoro Balocco, inibì la possibilità di scrivere la parola “Balocco” nei commenti sotto i suoi post. Non replicò ad alcuna accusa e un mese dopo organizzò una conferenza stampa per annunciare che avrebbe devoluto il cachet di Sanremo a un’associazione, ripulendo così la sua immagine. E finché l’antitrust non l’ha multata, si è guardata bene dal chiedere scusa” conclude Lucarelli.

Insomma, “l’errore” commesso da Chiara Ferragni sembrerebbe più di uno. E non basterà rimuovere qualche post per mettere definitivamente una pezza su questo grande pasticcio…

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Fonti: Il Fatto Quotidiano/Chiara Ferragni (Instagram)

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