Scuola, si cambia: cosa prevede il ddl Valditara tra ritorni ai “vecchi” giudizi e bocciature per la condotta

La condotta avrà un peso molto maggiore rispetto ad oggi, con il rischio di bocciature, e si tornerà ai giudizi sintetici per le elementari: queste e molte altre le modifiche previste dal ddl Valditara che dovrà approdare alla Camera

Il ddl Valditara, recentemente approvato dal Senato e ora in attesa dell’esame alla Camera, introduce significative modifiche nel sistema educativo italiano, con particolare attenzione alla valutazione del comportamento degli studenti e alla sicurezza del personale scolastico.

Una delle principali novità riguarda il peso del voto in condotta, che potrà influenzare direttamente il percorso scolastico degli studenti. Alle scuole medie tornerà ad essere espresso in decimi e non in giudizi e farà media, cosa che non accadeva dal 2018.

Con un 5 in condotta scatterà automaticamente la bocciatura, mentre un voto in condotta inferiore al 6 (anche in un solo quadrimestre) potrebbe comportare l’obbligo di partecipare ad attività di cittadinanza attiva e solidale. Un 6 alle superiori potrebbe comportare un debito formativo in educazione civica da recuperare entro settembre.

Il voto in condotta avrà anche un impatto sui crediti necessari per l’ammissione all’esame di Maturità, con il massimo punteggio assegnato solo agli studenti che ottengono un voto in condotta pari a 9 o 10. Giro di vite anche per gli studenti delle scuole secondarie di II grado che hanno 7 in condotta, che non verrebbero ammessi alla maturità o all’anno successivo.

Si torna ai giudizi sintetici alle elementari

Cambiano anche le politiche delle sospensioni. Se si sarà sospesi fino a due giorni, bisognerà partecipare ad attività scolastiche mirate per riflettere e approfondire sugli argomenti che hanno portato a questo provvedimento e produrre un elaborato critico sui temi trattati. In caso di sospensione di più di due giorni, scatteranno le attività di cittadinanza sociale.

Una delle disposizioni più rilevanti è l’introduzione di multe fino a 10.000 euro per coloro i quali aggrediscono il personale scolastico, in caso di condanna penale. Questa misura mira a contrastare e sanzionare comportamenti violenti nei confronti degli insegnanti e del personale della scuola, una piaga che purtroppo affligge sempre più gli istituti da Nord a Sud.

Un’altra modifica è il ritorno al giudizio sintetico alle scuole elementari, dove il voto in condotta sarà espresso con un giudizio collegiale tra i docenti, sostituendo il sistema descrittivo utilizzato fino ad ora. Questo giudizio sintetico, che varia da insufficiente a ottimo, sarà accompagnato dalla descrizione degli apprendimenti raggiunti, fornendo così una valutazione più chiara e sintetica del comportamento degli studenti.

Inoltre il ddl prevede l’estensione del metodo Montessori a tutto il primo ciclo di istruzione, inclusi gli istituti medi, se la sperimentazione verrà approvata. Ciò rappresenterebbe un’opportunità per portare innovazione e approcci educativi alternativi nelle scuole pubbliche.

Tutte queste nuove disposizioni mirano a promuovere un ambiente scolastico più sicuro, rispettoso e responsabile, fornendo strumenti e incentivi per la formazione integrale degli studenti e garantendo il benessere del personale scolastico.

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Fonte: Miur

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