In questo ristorante non ci sono chef, ma nonne di tutti i Paesi (e ognuna ha un suo menu)

Dopo aver iniziato con le “nonne” italiane, le 30 chef a rotazione dell’Enoteca Maria includono ora nonne provenienti da Paesi come Giappone, Perù, Azerbaigian, Trinidad, Sri Lanka, Siria e molti altri ancora

Dopo la morte della nonna di Joe Scaravella, avvenuta nel 1999, a Joe mancavano molto i tradizionali pasti della famiglia italiana. Per riportare in auge le tradizioni di casa, nel marzo 2007 ha creato un ristorante a Staten Island, New York, chiamato Enoteca Maria, dove diverse nonne italiane avrebbero cucinato i pasti che hanno servito alle loro famiglie per decenni. Scaravella ha raccontato:

Sono così piene d’amore che mi abbracciano e abbracciano i clienti.

Scaravella ha poi deciso di voler “celebrare ogni cultura”, come dice lui stesso, e ha aggiunto al suo staff un melting pot di “nonnas”. Oggi ci sono 30 nonnas a rotazione, di età compresa tra i 50 e i 91 anni, provenienti dall’Italia e da altri Paesi, tra cui Giappone, Perù, Azerbaigian, Trinidad, Sri Lanka, Siria, che servono le loro cucine native tre sere a settimana a commensali adoranti.

Ogni giorno i piatti cambiano

L’apertura del ristorante, chiamato così in onore della defunta madre Maria, ha restituito un senso di gioia alla vita di Scaravella.

Ho cercato di ricreare quella parte della mia vita che non c’era più. Per me è come una terapia.

I pasti preparati in casa da queste nonne chef cambiano ogni giorno. Per fare un esempio, un giorno i piatti di nonna Adelina, italiana, comprendevano l’agnello arrosto con patate in salsa di vino bianco e una varietà di paste. Nel frattempo, nonna Yumi dal Giappone ha cucinato salmone alla griglia al miso e un piatto di melanzane giapponesi.

La maggior parte dei mariti di queste signore sono morti, i figli sono cresciuti e si sono trasferiti. Sono piene di cultura e hanno bisogno di uno sfogo. Ed è quello che facciamo noi: forniamo quello sbocco.

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Fonte: Enoteca Maria

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