10 parole meravigliose dedicate alla natura che non esistono in italiano

Viviamo in un mondo ricco di culture e di lingue diverse oltre che di modalità per indicare la natura e i suoi fenomeni. Le manifestazioni legate agli elementi naturali possono essere diverse nei vari luoghi del mondo e il linguaggio si adatta e si sviluppa per descriverle.

Viviamo in un mondo ricco di culture e di lingue diverse oltre che di modalità per indicare la natura e i suoi fenomeni. Le manifestazioni legate agli elementi naturali possono essere diverse nei vari luoghi del mondo e il linguaggio si adatta e si sviluppa per descriverle.

Ecco allora che in lingue differenti dall’italiano possono essere presenti delle parole che indicano dei fenomeni naturali che conosciamo poco o che per noi non sono molto comuni o che semplicemente descriveremmo con più parole o con una frase intera.

Sapevate, ad esempio, che nella lingua degli Inuit esistono più di 50 parole per indicare la neve? Il linguaggio si sviluppa attorno alle necessità comunicative di chi lo parla. E se è necessario distinguere vari tipi di neve, le nuove parole arrivano in aiuto.

Vi presentiamo alcune parole meravigliose dedicate alla natura che non esistono in italiano e che vale la pena scoprire per arricchirsi.

Waldeinsamkeit (Tedesco)

Waldeinsamkeit è una parola che in tedesco indica la sensazione che si prova quando ci si trova da soli in un bosco. Si avvertono nello stesso tempo una profonda connessione con la natura e una certa paura di perdersi.

waldeinsamkeit

Kalpa (Sanscrito)

In sanscrito il termine kalpa indica il passare del tempo su un’ampia scala cosmologica. Un kalpa dura 4,32 miliardi di anni, cioè un ‘giorno di Brahma’ e misura la durata del mondo secondo l’induismo. Nella Mahabharata 100 anni di Brahma costituiscono un ciclo di vita dell’universo o vita di Brahma. Questo ciclo si chiama ‘mahakalpa’.

Murr-ma (Wagiman)

Murr-ma significa camminare nell’acqua andando alla ricerca di qualcosa con i piedi. È una parola che appartiene alla lingua Wagiman degli aborigeni australiani che ormai sarebbe quasi estinta perché a un certo punto i membri della tribù Wagiman avrebbero smesso di insegnarla ai figli a favore di altre lingue locali.

murr ma

Poronkusema (Finlandese)

Poronkusema in finlandese è una parola che indica la distanza che una renna può percorrere senza problemi durante uno spostamento prima di prendersi una pausa. Si tratta di una curiosa unità di misura ormai obsoleta.

Gurfa (Arabo)

In arabo si chiama gurfa la quantità d’acqua che si può tenere nel palmo di una mano. È una sorta di unità di misura metaforica che indica qualcosa di molto prezioso che è necessario proteggere e conservare.

Toska (Russo)

La toska in russo è molto più della nostra nostalgia. Vladimir Nabokov l’ha definita così: “Al suo grado più lieve è un dolore sordo dell’anima, un desiderio senza oggetto, uno struggimento che duole, una vaga irrequietezza, uno spasimo mentale, una brama. In casi particolari può essere il desiderio specifico di qualcuno o di qualcosa, nostalgia, mal d’amore. Al suo grado più basso, diventa ennui, noia”.

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Komorebi (Giapponese)

In giapponese la parola komorebi indica il sole che filtra tra i rami e le foglie degli alberi creando un bagliore molto affascinante. Descrive anche i giochi di luce tra i raggi di sole e l’ombra delle foglie che possiamo osservare sul terreno.

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komorebi

Mangata (Svedese)

In svedese la parola mangata indica il riflesso della luna sull’acqua nel momento in cui sembra formare un sentiero che dalla riva porta verso l’orizzonte.

mangata parola svedese

Ammil (Inglese)

Ammil è una parola inglese utilizzata in Devon per indicare il momento in cui il sottile strato di ghiaccio che si forma in inverno sul terreno inizia a sciogliersi e brilla sotto la luce del sole.

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ammill

Feuillemort (Francese)

Feuillemort è un aggettivo che in francese indica qualcosa che ha un colore molto sbiadito, simile a quello di una foglia che sta morendo.

Queste e molte altre parole intraducibili sono raccolte nel libro illustrato “Lost in Translation” di Ella Francis Sanders.

Ne conoscete altre da segnalarci?

Marta Albè

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