Addio Ovidio Marras, il pastore sardo che lottò (e vinse) contro i giganti del cemento per difendere le sue terre

Ovidio Marras non si era arreso di fronte ad una marea di soldi proposta per espropriargli i terreni di famiglia in cambio di un resort e aveva vinto la sua battaglia, nonostante di fronte avesse i più grandi nomi del settore delle costruzioni

Il pastore sardo Ovidio Marras che aveva commosso tutti con la sua storia è scomparso all’età di 93 anni. Marras era noto per la sua strenua difesa dei pascoli di famiglia a Capo Malfatano, sulla costa sud-occidentale della Sardegna, minacciati dalla costruzione di un mega resort di lusso.

La sua battaglia contro gli speculatori edilizi, che avevano progettato di costruire sulla sua terra, lo rese famoso in tutto il mondo, e più volte anche noi di greenMe abbiamo parlato di lui. Nonostante avesse grandi nomi contro, non si è mai arreso e per questo spesso la sua battaglia è stata definita una sorta di “Davide contro Golia” dalla stampa.

Marras ha dedicato 93 anni alla vita da pastore, pascolando il suo gregge in terre di famiglia. Solo recentemente, a causa delle sue condizioni di salute, ha dovuto abbandonare l’attività di pastore e ritirarsi nel paese di Teulada.

La lotta di Ovidio contro la costruzione del resort

Tutto era partito dalla costruzione in quel pezzo selvaggio di Sardegna di un resort a cinque stelle, di fatto espropriando i terreni di Ovidio e della sua famiglia e proponendogli in cambio una marea di soldi. Lui avrebbe potuto iniziare a fare la bella vita, invece che passare le giornate a lavorare in campagna, eppure non poteva tollerare una colata di cemento con palazzi di 10 piani.

A poco è importato a Marras di andare contro azionisti come Silvano Toti, il gruppo Benetton, Sansedoni del gruppo Montepaschi. Li ha portati in tribunale per difendere il diritto di passare nella stradina che da sempre collega i suoi terreni alla costa e che era stata occupata illecitamente. E ha vinto in Cassazione.

La causa legale intrapresa da Marras, affiancato da Italia Nostra, si è infatti conclusa con successo, impedendo la realizzazione del progetto immobiliare. La società responsabile, Sitas, controllata da gruppi finanziari-immobiliari italiani di spicco, è stata dichiarata fallita nel 2018.

La determinazione di Ovidio Marras nel difendere la sua terra di famiglia è diventata un simbolo di resistenza contro la speculazione edilizia che minaccia la bellezza naturale delle terre sarde dimostrando che sì, anche Davide può vincere contro Golia se dalla sua ha la giustizia e la coscienza. E non è un caso se ora, sui social, in tanti piangono la sua figura che inorgoglì un’Italia intera (e non solo).

Non vuoi perdere le nostre notizie?

Ti potrebbe interessare anche: 

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook