Gli incredibili benefici di lavorare a maglia, ecco cosa succede al cervello dopo 20 minuti di sferruzzamento

Non solo un ottimo passatempo, ma anche un alleato per il cervello e contro l’ansia: ecco quali sono tutti gli effetti benefici del lavorare a maglia secondo uno studio

Uno studio scientifico ha evidenziato i benefici del lavoro a maglia e all’uncinetto sulla salute mentale e sul benessere complessivo delle persone. Secondo la ricerca condotta dall’Ente Filantropico Gomitolorosa presso la Fondazione Ircss Istituto Neurologico Carlo Besta di Milano, l’attività di knitting offre diversi vantaggi per il cervello, tra cui la riduzione dell’ansia, il miglioramento della concentrazione e il supporto al benessere emotivo.

Lo studio, commissionato con l’obiettivo di sostenere l’empowerment dei pazienti, ha coinvolto pazienti oncologici e ha rilevato quattro principali benefici derivanti dal lavoro a maglia.

In primis la consapevolezza: partecipare a sessioni di lavoro a maglia consente ai pazienti di comprendere più a fondo la propria salute, la malattia e le opzioni di trattamento.

Inoltre i pazienti attivamente coinvolti nelle decisioni riguardanti la propria salute sono più propensi a seguire le indicazioni mediche e a impegnarsi proattivamente nei percorsi di cura. In tal modo possono collaborare in modo più efficace con i professionisti sanitari, migliorando complessivamente la qualità della cura.

Come già accennato, inoltre, il coinvolgimento attivo nella propria situazione di salute, ottenuto attraverso il lavoro a maglia, aiuta a ridurre l’ansia e la paura associate alla malattia andando così a migliorare il loro benessere emotivo complessivo.

Come si è svolto lo studio e i risultati

Lo studio ha coinvolto quaranta volontari esperti di knitting di ambo i sessi di età compresa tra i 27 ed i 63 anni e ha utilizzato la Magneto-Encefalo-Grafia (MEG), uno strumento di diagnostica molto innovativo che scherma i segnali magnetici esterni, incluso il campo magnetico terrestre.

L’obiettivo era registrare l’attività magnetica ed elettrica della corteccia cerebrale prima e dopo una sessione di lavoro a maglia di venti minuti. La ricerca è stata effettuata per supportare i pazienti nel corso della loro battaglia contro la malattia.

Tuttavia i benefici sono validi anche per i soggetti sani che possono trarre molti vantaggi dagli effetti di quella che può essere chiamata “lanaterapia”. I risultati hanno dimostrato un miglioramento dell’attenzione, dell’allerta e dell’orientamento, indirizzando l’attenzione verso stimoli più rilevanti.

Lavorare a maglia distrae dalle preoccupazioni, aiuta a percepire meno il dolore, agevola i processi di socializzazione e migliora l’autostima perché implica un obiettivo e il suo raggiungimento. Questo incremento di attenzione, noto come “patient empowerment” è importantissimo per chi sta vivendo un percorso di cura.

Il knitting è stato paragonato alla meditazione, poiché entrambe le attività richiedono concentrazione e movimenti coordinati delle dita. Inoltre il lavoro a maglia è stato considerato un esercizio riabilitativo intensivo per le mani e il processo cognitivo. Pront* dunque a sferruzzare?

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Fonte: Istituto Besta

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