L’amore che “veste”: queste sarte offrono riparazioni di vestiti gratis ai senzatetto di Philadelphia

Un gruppo di circa 16 donne rammenda abiti. Ma no, non è haute couture o almeno non in quel senso: è solo il modo più semplice e bello di offrire un sorriso a chi non ha una casa

Si riuniscono ogni giovedì al Broad Street Ministry di Philadelphia, offrendo gratuitamente le loro competenze per riparare vestiti a chi non ha un tetto. Con tanto di macchine da cucire, bottoni, spille, aghi, fili e nastri, sono le Menders (“rammendatrici” in italiano), donne che tentano il salvataggio dei beni più cari: un cappotto caldo e, magari, un paio di guanti o una coperta da rattoppare.

Fa freddo quando il tuo unico cappotto non ha bottoni e la cerniera è rotta. E ciò è peggio quando non hai un posto da chiamare casa”, racconta John C., un uomo sulla cinquantina che vivere per strada. Così sono andato dalle Menders e una di loro l’ha riparato.

Leggi anche: Nelle strade di Parigi questi psicologi offrono ascolto gratuito a chi ne ha bisogno

È proprio questo il senso: garantire il conforto e una mano amica per quanto possibile. Non far sentire soli coloro che sopravvivono in condizioni così disagiate.

@phillyinquirer

At Philadelphia’s Broad Street Ministry, these volunteers are mending the world one zipper at a time. Every week during the lunch hour at the non-profit, a group of volunteers fix clothing items brought in for repairs by people who are unhoused. To learn more about the menders, click the link in our bio. 📝 by Elisabeth Perez Luna / For The Inquirer 🎥 by Jenna Miller / Staff #Philadelphia #foryou #Philly #LinkInBio

♬ original sound – The Philadelphia Inquirer

Chi sono le Menders?

Sono un gruppo di circa 16 donne, la maggior parte in pensione, che ogni giovedì apre una bottega nella grande sala del Broad Street Ministry, un’organizzazione multiservizi di Philadelphia.

Robuste macchine da cucire, dozzine di bottoni, spille e aghi per riparare capi di abbigliamento che necessitano di riparazione: pantaloni, cappotti, camicie e felpe con cappuccio. E anche qualche zaino.

Hanno iniziato il loro lavoro di volontariato quasi 12 anni fa e non si sono più fermate, tranne che per la lunga pausa dovuta alla pandemia. Riparano dai 12 ai 16 articoli a settimana nelle loro due ore al centro.

Ogni settimana, quando l’ex chiesa apre le sue porte, le persone in attesa fuori passano davanti alla reception e ricevono accoglienza. E sì, anche un bottone nuovo per quella giacca tanto preziosa.

Non vuoi perdere le nostre notizie?

Leggi anche:

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook