La parodia di Brividi dei PanPers che ci fa riflettere sulla condizione precaria dei rider

La vita del rider tra ordinazioni e gps e quella di molti di noi che con un clic ordinano tutto dal divano, dal cibo alla spesa

Andrea e Luca, al secolo PanPers tornano con un video che sulle note della ballad del momento, Brividi di Blanco e Mahmmod, realizzano il video parodia Delivery che in poche ore supera le 600mila visualizzazioni su Youtube.

Userò il delivery. Per mangiare basta iscriversi. E mi dovrei dosare ma sbaglio sempre, volevo due tartare ma ho schiacciato sette

È l’inizio di molte serate casalinghe: frigo vuoto, freezer senza nulla da mangiare, dispensa con cose che richiedono tempo per essere preparate. E poi c’è quell’app così comoda: pochi passaggi e la cena arriva a casa. Una canzone e un racconto delle nostre abitudini, sempre connessi ma poi anche un po’ disorganizzati, un po’ pigri. Tanto c’è il delivery che oramai porta di tutto, dalla lampadina fino alla cena.

Tra lo scanzonato e il leggero arriva però anche il punto di vista del rider che corre da una parte all’altra della città, sempre con il navigatore sotto il naso, cercando di non “sprecare” troppo tempo per non perdere le chiamate successive, per soddisfare il cliente che, di contro, non è sempre così generoso con mance o recensioni.

Questo vizio che ti concedi ogni giorno sappi che inquina anche il mondo

Quel gesto, figlio di smartworking e lockdown, provoca anche dei danni collaterali. Le consegne a domicilio crescono costantemente: l’Osservatorio Digital Innovation promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano calcola un +56% rispetto al 2020 per il comparto food delivery e un +7% del Grocery delivery, la spesa. Se questo porta a ridurre l’uso dell’automobile dall’altro fa aumentare l’uso della plastica sia per le porzioni monodose che per molti imballaggi. E poi, per la consegna del pasto a casa, c’è anche la questione sicurezza: cosa sappiamo della lista degli ingredienti, della loro provenienza, della filiera alimentare?

Una canzone-parodia che però illumina anche sulla condizione sempre precaria dei rider che oramai costituiscono una platea sempre più numerosa, composta per lo più da giovanissimi. La Banca d’Italia, in un report del 2018, aveva individuato 3,876 contratti di lavoro di addetti alle consegne nelle imprese di food delivery, corrispondenti a 2,947 lavoratori attivi tra il 2012 e il 2017. l’Inps nel report 2019 ne contava 10mila, con numeri che oggi sono accresciuti. Un plotone di persone che, soprattutto di notte, popolano strade e marciapiedi dove parcheggiano alla bene e meglio per sbrigarsi e correre, spesso senza garanzie e protagonista di una lunga contrattazione di settore, tra una consegna di un sushi o di una pizza fumante.

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Fonti: Osservatorio Digital Innovation; Banca d’Italia; Inps

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