Eunice Newton Foote, chi è la brillante scienziata a cui Google dedica il doodle di oggi (finalmente)

A 204 anni dalla sua nascita, Google omaggia Eunice Newton Foote, pioniera della scienza del clima e attivista per i diritti delle donne, con un bellissimo Doodle. La sua storia e i suoi preziosi lavori scientifici sono rimasti dimenticati per oltre un secolo e mezzo

Per decenni il suo nome e il suo straordinario contributo alla scienza è rimasto dimenticato, eclissato dal lavoro dei suoi colleghi uomini. Solo da alcuni anni la scienziata e attivista americana Eunice Newton Foote è stata scoperta e apprezzata dalla società. Fu proprio lei, nel lontano 1856, a indagare le dinamiche dell’effetto serra e a comprendere le conseguenze sul clima terrestre, ma soltanto nel 2011 un ricercatore indipendente – Raymond Sorenson – riconobbe i suoi meriti.

Proprio oggi ricorre il 204esimo anniversario dalla nascita di questa donna brillante, a cui anche Google ha voluto dedicare (finalmente) uno splendido Doodle, ripercorrendo e illustrando i suoi studi con una serie di vignette colorate e coinvolgenti.

@Google

 

Il prezioso contributo di Eunice Newton Foote

Eunice Foote nasce nel 1819  a Goshen, nel Connecticut. Mentre frequenta il Troy Female Seminary, una scuola che incoraggiava gli studenti a frequentare lezioni di scienze e partecipare a laboratori di chimica, inizia a seguire delle lezioni a un vicino college di scienze, dove apprende i fondamenti di chimica e biologia. La scienza, però, non è stata la sua unica passione. Nel corso della sua vita dedicherà molto tempo alla lotta per i diritti delle donne; nel 1848 parteciperà alla prima Convenzione sui diritti della donna a Seneca Falls. La scienziata è stata, inoltre, la quinta firmataria della Dichiarazione dei sentimenti, un documento fondante per il movimento femminista del Paese.

All’epoca, infatti, le donne erano tenute alla larga comunità scientifica. Ma Eunice Foote non si fa scoraggiare e inizia a condurre esperimenti da sola. Dopo aver collocato i termometri a mercurio in cilindri di vetro, scoprì che il cilindro contenente anidride carbonica subiva l’effetto di riscaldamento più significativo al sole. Fu lei per la prima volta a svelare una connessione tra l’aumento dei livelli di anidride carbonica e il riscaldamento dell’atmosfera.

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Tuttavia, il suo fondamentale lavoro non venne riconosciuto a quel tempo. Con il nome di “Circostanze che influenzano il calore dei raggi del sole”, la ricerca di Eunice Newton venne presentata il 23 agosto del 1856 all’incontro annuale dell’American Association for the Advancement of Science – AAAS da Joseph Henry, allora direttore fondatore dello Smithsonian Institution.

Bisognerà aspettare il 2011 per la riscoperta dello straordinario contributo di Eunice Newton alla società. Fu Raymond Sorenson, un ricercatore indipendente, a trovare per caso un estratto dell’articolo originale della pioniera pubblicato su un numero di Scientific American del 1856.

Oggi più che mai vogliamo ricordarla e ringraziarla per aver aver previsto (oltre un secolo fa!) i cambiamenti climatici e le loro conseguenze deleterie.

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Fonte: Google

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