Cinque Terre, basta friggitorie e take away di prodotti non locali: così i borghi combattono il turismo mordi e fuggi (e l’overtourism)

Le Cinque Terre vogliono valorizzare il proprio patrimonio enogastronomico e destagionalizzare il turismo e lo fanno con una serie di misure innovative

Riomaggiore e Manarola, incantevoli borghi delle Cinque Terre, si preparano a fronteggiare il fenomeno dell’overtourism con una serie di innovazioni e misure volte a preservare la sua autenticità e bellezza, garantendo al contempo una migliore qualità dell’esperienza turistica.

Questo impegno è testimoniato da un’intesa tripartita tra il Comune, la Regione Liguria e la Soprintendenza, che mira a elevare la qualità del tessuto commerciale e a destagionalizzare il turismo. Tra le innovazioni normative, spicca lo stop a friggitorie, kebab, discoteche e sexy shop.

Un’iniziativa insolita che ha l’obiettivo di ridurre l’impatto visivo e ambientale negativo e rafforzare l’offerta culturale e gastronomica locale. Inoltre sarà implementato un piano di conta dei turisti in tempo reale per regolare l’accesso ai suoi borghi più fragili e prevenire il sovraffollamento, garantendo la sicurezza e la vivibilità per residenti e visitatori.

Non ci sarà più posto dunque per attività di somministrazione di alimenti e bevande esercitate in qualunque forma (ad eccezione di quelle in possesso della certificazione Cets, la Carta europea del turismo sostenibile rilasciata dal Parco Nazionale delle Cinque Terre), distributori automatici di prodotti alimentari e non alimentari installati sul suolo pubblico, friggitorie e attività di vendita finalizzate esclusivamente all’asporto e al consumo sul posto.

Nel mirino finiranno anche macellerie e pollerie che prevedono la vendita di prodotti non di origine italiana e i bazar “che offrono una gamma indistinta e generalizzata di prodotti vari senza alcuna specializzazione”.

Più tradizioni enogastronomiche locali e meno turismo stagionale

La visione della sindaca Fabrizia Pecunia pone al centro lo sviluppo sostenibile, cercando di attirare visitatori interessati non solo alle bellezze naturali e marittime, ma anche alle ricchezze culturali e alle tradizioni enogastronomiche del territorio.

Le misure adottate dal Comune di Riomaggiore rappresentano un importante passo avanti nella conservazione del patrimonio delle Cinque Terre, proteggendo l’integrità ambientale e culturale del territorio UNESCO. L’obiettivo è bilanciare l’accoglienza turistica con la preservazione dell’eccezionale eredità culturale e naturale, garantendo un’esperienza autentica e memorabile per i visitatori.

In parallelo è stato pubblicato un piano di valorizzazione che punta anche alla qualità delle attività commerciali, con divieti e vincoli all’esercizio del commercio in determinate aree pubbliche, al fine di contrastare il turismo “mordi e fuggi” e promuovere un commercio di qualità, rispettoso delle tradizioni e dell’identità locale.

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Fonte: Comune di Riomaggiore

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