Calendario dell’Avvento: lo inventò un bambino tedesco ispirandosi a una geniale idea di sua madre

Una tradizione nata in Germania grazie a una mamma geniale. Suo figlio le chiedeva continuamente quanti giorni mancassero al Natale e per aiutarlo nel calcolo, la donna ebbe una stupenda idea...

Siamo intorno alla fine dell’800, il piccolo Gherard Lang non vede l’ora che sia Natale e ogni anno, nel periodo che lo precede, chiede continuamente a sua madre quanti giorni manchino alla festa.

Per soddisfare la sua curiosità e aiutarlo nel calcolo, un bel giorno la donna decide di appendere 24 biscotti a una scatola di cartone, consegnandoli al suo Gherard per aiutarlo nel conto alla rovescia. Una trovata che il bimbo apprezza moltissimo.

Passano gli anni e il piccolo Gherard diventa adulto: negli anni ’20 del 900 ha un’idea geniale! Decide di prendere spunto dal progetto della madre per creare un cartellone con 24 finestrelle. E’ così che nasce il primo Calendario dell’Avvento per come lo conosciamo oggi.

Calendario dell’Avvento: origini

A dire il vero già all’inizio del diciannovesimo secolo i protestanti tedeschi erano soliti fare il conto alla rovescia prima del Natale: in alcune famiglie, per esempio, si tracciava di giorno in giorno una linea di gesso sui muri o sulle porte, in altre si accendevano candele per contare i giorni mancanti. E furono sempre i protestanti a stampare, a inizio ‘900, i primi Calendari come “L’orologio dell’Avvento”.

Negli anni ’20 Gerhard Lang, che era diventato nel frattempo editore, fece stampare un calendario formato da due fogli di carta: sul primo erano riprodotte 24 immagini, sull’altro 24 spazi. I bambini dovevano ritagliare un’immagine al giorno e incollarla nello spazio corrispondente.

Gerhard non si limitò a questo esemplare, ne produsse molti altri inventando sempre nuove idee: realizzò una Christkindleinhaus (Casa di Cristo Bambino) che i genitori potevano riempire di cioccolatini, calendari già riempiti di cioccolatini, un Adventsbaum (Albero dell’Avvento) da decorare con angeli e un Adventshäuschen (Piccola casa dell’Avvento) di cartone con finestrelle e porte da aprire, dietro le quali c’era della carta da lucido colorata che, accendendo una candela in casa, creava una suggestiva atmosfera. Ecco perché viene considerato il creatore del Calendario dell’Avvento moderno.

La sua attività chiuse poco prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, quando i calendari scomparvero quasi completamente, eccetto alcuni esemplari contenenti storie, canzoni e idee fedeli ai principi del Partito.

La produzione di Calendari dell’Avvento tradizionali ricominciò dopo la fine del conflitto, quando Richard Sellmer di Stoccarda ottenne il permesso di stamparli e venderli. Fu un successo internazionale!

Oggi la Richard Sellmer Verlag è l’unica azienda in Germania che si occupa esclusivamente della produzione e distribuzione dei calendari dell’Avvento, li esporta in moltissimi paesi del mondo ed è leader del mercato.

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FONTI: doinghistoryinpublic/morethanbeerandschnitzel

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