Un progetto di legge per la revisione della Costituzione del Burkina Faso stabilisce che il francese sia relegato a “lingua di lavoro”, in favore delle lingue nazionali
Il governo del Burkina Faso ha adottato un progetto di legge per la revisione della Costituzione che prevede l’inserimento delle lingue nazionali come lingue ufficiali al posto del francese, relegato al rango di “lingua di lavoro”.
Il rapporto del Consiglio dei Ministri precisa che questo disegno di legge
si inserisce nella realizzazione di una delle principali missioni della transizione che consiste nell’avviare riforme politiche, amministrative e istituzionali per rafforzare la cultura democratica e consolidare lo Stato di diritto.
Tra le “principali innovazioni” di questo nuovo testo c’è:
l’istituzione delle lingue nazionali come lingue ufficiali al posto del francese che diventa la lingua di lavoro.
Un provvedimento che segue da vicino quello adottato all’inizio di quest’anno dal Mali, governato come il Burkina dai militari e che anch’esso intrattiene pessime relazioni con la Francia, che aveva modificato la sua Costituzione con un referendum, riservando la stessa sorte ai francesi.
L’obiettivo di distaccarsi dalla Francia
Tornando al Burkina Faso, il progetto di legge, che deve ancora essere votato dall’Assemblea legislativa di transizione, prevede anche
l’istituzione di meccanismi tradizionali e alternativi di risoluzione delle controversie.
Il Consiglio Costituzionale vede ampliate le sue missioni, mentre vengono abolite istituzioni come l’Alta Corte di Giustizia che giudica le alte personalità politiche o il Mediatore del Faso. Infine la potente Agenzia nazionale di intelligence (ANR) vede rafforzato il suo status essendo ora tutelata dalla Costituzione.
Negli ultimi mesi, nel Paese si sono svolte diverse manifestazioni per l’adozione di una nuova Costituzione. Da quando il capitano Traoré è salito al potere nel settembre 2022, il Burkina si è allontanato dalla Francia, ex potenza coloniale e partner storico, avvicinandosi a Mosca.
Traoré aveva già promesso due mesi fa una parziale modifica della Costituzione. Il primo ministro Apollinaire Joachimson Kyelem di Tambela, alludendo a testi modellati sulla Costituzione francese, ha dichiarato:
La scrittura di una nuova Costituzione è una questione di sovranità politica, economica e culturale. Nessuno può veramente prosperare grazie ai concetti degli altri.
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Fonte: Africanews
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