Bonus 200 euro: sei nella lista delle categorie che non lo riceverà?

A breve sarà erogato il bonus 200 euro introdotto dal Governo Draghi, ma - attenzione - non è previsto per tutti i disoccupati, lavoratori e pensionati. Ecco la lista delle categorie di soggetti che non ne hanno diritto

In questi mesi circa 30 milioni di italiani riceveranno il bonus 200 euro, l’indennità una tantum introdotto dal Decreto Aiuti con l’obiettivo di sostenere le famiglie alle prese con le conseguenze dell’inflazione. Alcune categorie come i dipendenti pubblici e privati lo riceveranno già nella busta paga di giugno, mentre altri – come i lavoratori staginali – dovranno attendere ottobre per ottenerlo.

Il sostegno economico, però, non spetta a tutti. Vi sono alcuni soggetti esclui si a priori dalla misura. Vediamo nel dettaglio di quali si tratta.

Leggi anche: Bonus 200, via libera alle domande sul sito dell’Inps: chi ed entro quando bisogna presentarle

Le categorie che non riceveranno il bonus una tantum

Eccco chi non riceverà il bonus:

  • Tirocinanti e stagisti
  • Lavoratori e disoccupati che percepiscono un reddito annuo sopra i 35mila euro o la cui retribuzione lorda supera i 2.692 euro mensili
  • Dipendenti che non risultano più attivi nel mese di luglio 2022
  • Soggetti che non ha beneficiato dello sgravio contributivo dello 0,8% per almeno una mensilità dal 1° gennaio al 23 giugno 2022
  • Disoccupati senza sussidio (chi percepisce il sussidio di disoccupazione deve risultare già beneficiario del trattamento nel mese di giugno,  se invece la Naspi è terminata nel mese maggio o viene percepita a partire da luglio, non si ha diritto all’indennità)
  • Collaboratori domestici non in forza al 18 maggio 2022
  • Titolari di contratti di collaborazione sportiva
  • Chi percepisce l’indennità di accompagnamento
  • Lavoratori dello spettacolo che hann svolto la prestazione per meno di 50 giornate nel corso del 2021

La maggior parte dei soggetti riceverà i 200 euro in automatico a partire da questo meso. Ma nel caso in cui i requisiti non vengano soddisfatti, il bonus ottenuto deve essere restituito. L’Inps, infatti, concederà il contributo in via provvisoria e poi procederà con le verifiche sulla situazione dei beneficiari.

I controlli dell’Inps si concentreranno anche sul bonus che viene anticipato dai datori di lavori ai dipendenti del settore privato, che per averlo devono presentare all’azienda un’autocertificazione in cui dichiarano di essere in possesso dei requisiti richiesti. La restituzione dell’indennità può avvenire nel caso in cui il dipendente abbia percepito la somma da più datori di lavoro, se ha più di un contratto. Dopo le dovute verifiche, sarà l’Inps a comunicare all’azienda che il datore di lavoro ha percepito indebitamente i 200 euro, che dovranno essere restituiti.

Seguici su Telegram Instagram | Facebook TikTok Youtube

Fonte: INPS

Leggi anche:

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook