Sul red carpet in infradito o a piedi nudi: la piccola grande ribellione di Jennifer Lawrence (e delle altre star)

Sempre più star hanno deciso di dire addio a quella regola non scritta che impone di sfilare a Cannes con i tacchi alti. Una costrizione misogina ed antiquata che finalmente, con piccoli gesti di “ribellione” stiamo provando a superare

Nel 2015 un gruppo di donne è stato allontanato da una proiezione di Carol a Cannes perché indossava scarpe basse. L’incidente ha portato sotto i riflettori il codice di abbigliamento antiquato e misogino che il festival richiedeva.

All’epoca il direttore del Festival Thierry Fremaux ha insistito i tacchi alti non erano obbligatori per le donne che sfilavano sul tappeto rosso. Eppure, nonostante le sue parole, questa è stata ampiamente riconosciuta come una regola non detta (e sessista) dell’evento.

Poi però qualcosa è cambiato. È arrivata una sorta di piccola rivoluzione interna, con sempre più star che sfilano sul red carpet con scarpe basse, a piedi nudi o persino in infradito. Ad aprire le “danze” ci ha pensato Julia Roberts l’anno successivo, sfilando sulla Croisette a piedi nudi.

Piccoli, ma grandi gesti di “ribellione”

Ben presto tante altre ne hanno seguito l’esempio. Sempre nel 2016, l’attrice di Conversations with Friends Sasha Lane ha fatto lo stesso in occasione di un photo call nello stesso anno. In un’intervista successiva aveva spiegato il suo atto di “ribellione”:

Il tappeto era per il nostro film e io ero vestita con un abito molto elegante. C’è una tonnellata di scale e devo camminare tutto il giorno… quindi andrò a piedi nudi. Perché qualcuno è contrario? Sono ancora qui e ben vestita.

E ancora nel 2018, Kristen Stewart è arrivata sul red carpet con tacchi a spillo, per poi toglierli e affrontare i fotografi a piedi nudi. In precedenza aveva dichiarato:

La gente si arrabbia molto se non indossi i tacchi o altro… Mi sembra che non si possa più chiedere alla gente di farlo, è un dato di fatto. Se non si chiede agli uomini di indossare i tacchi e un vestito, non si può chiedere nemmeno a me.

Togliersi i tacchi per “pugnalare” chi ostacola i diritti delle donne

Anche quest’anno la tradizione di trasgredire l’ormai desueto “divieto” delle scarpe basse sta continuando. Cate Blanchett ha indossato una tuta di velluto e un cappotto rosa e si è presentata a piedi nudi sul palco per consegnare il premio Breakthrough Artist alla star iraniano-francese Zahra Amir Ebrahimi. Prima di darle il trofeo, ha sostenuto come volesse mandare un messaggio forte:

Mi tolgo i tacchi, in onore delle donne iraniane. Questo è per pugnalare tutte le persone che ostacolano i diritti delle donne.

Come dimenticare poi Jennifer Lawrence, che ha sollevato l’orlo del suo abito rosso per rivelare un paio di infradito sotto. La settantenne rinnegata della moda Isabelle Huppert, nel frattempo, ha trovato un modo opportunamente sovversivo per mostrare solidarietà alla “brigata” dei piedi nudi: indossare tacchi modellati ad hoc per assomigliare a un piede nudo.

E così, seppur la presunta regola dei tacchi alti per le donne potrebbe non apparire nel manuale ufficiale di Cannes – con gli organizzatori che, come detto, avrebbero preso le distanze dal requisito – una star femminile che sceglie di camminare sul tappeto rosso in scarpe basse (o rinunciare del tutto alle scarpe) è un ottimo esempio di ribellione alle costrizioni sociali imposte alle donne fino a poco fa e di cui finalmente possiamo parlare al passato.

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