Dall’assegno universale alla coabitazione solidale: cosa cambia con l’approvazione del ddl anziani

Il Ddl Anziani è stato convertito in legge: ecco tutte le novità previste per gli over 65, dall'assistenza medica domiciliare alle misure per i soggetti non autosufficienti

Via libera dalla Camera dei Deputati al cosiddetto “Ddl Anziani”. Con il provvedimento, approvato senza nessun voto contrario, il Governo si impegna ad adottare una serie di strategie finalizzate all’invecchiamento attivo, alla promozione dell’autonomia e alla prevenzione delle fragilità.

“Una misura straordinaria per adeguare il sistema di welfare italiano ai nuovi bisogni sociali, promuovere il benessere delle persone anziane e mettere le famiglie in condizione di affrontare con maggiore serenità il carico assistenziale durante la terza età della propria vita e gli inevitabili costi correlati, in particolare nel caso di non autosufficienza” commenta la Ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Calderone.

Diverse le novità introdotte dal disegno di legge, che rientra nel Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e le cui norme saranno integrate da successivi decreti legislativi entro la fine del 2024. Vediamo nel dettaglio cosa cambierà per la popolazione più anziana del nostro Paese.

Introduzione di un assegno universale

La disposizione prevede, in via sperimentale e progressiva, l’introduzione di una “prestazione universale graduata”, che sostituirà l’indennità di accompagnamento. Le persone anziane non autosufficienti avranno la possibilità di scegliere se riceverla come erogazione in denaro o sotto forma di servizi alla persona.

Più visite mediche a domicilio e sostegno ai care-giver

Tra le nuove misure spicca quella della creazione di un Comitato interministeriale per la popolazione anziana, che avrà il compito di pianificare i vari interventi. Entro il entro il 31 gennaio 2024 verranno approvati uno o più decreti legislativi per la definizione di iniziative  finalizzate all’invecchiamento attivo, ad una maggiore autonomia e inclusione sociale degli anziani e alla prevenzione della loro fragilità.

Milioni di anziani non autosufficienti potranno beneficiare di piani di assistenza personalizzati. Per questo verranno creati dei Punti unici di accesso (Pua), collocati presso le Case di Comunità.

Inoltre, il ddl ridefinisce l’assistenza domiciliare, promuovendo le visite mediche a domicilio per venire incontro alle esigenze degli anziani, anche attraverso la rete delle farmacie territoriali in sinergia con gli erogatori dei servizi sociosanitari, e riconoscendo le cure palliative. Saranno anche messi in campo interventi – anche di sostegno economico – a tutela dei cargiver familiari.

Promozione della coabitazione sociale e più autonomia

Uno degli obiettivi del disegno di legge è quello di fare in modo che gli anziani si sentano meno soli e più inseriti nelle società. Per questo motivo il provvedimento prevede prevede la promozione di forme di coabitazione sociale tra le persone anziane e intergenerazionale, in ambienti come le case famiglia e i condomini solidali.

Infine, per rendere la fascia della popolazione in età avanzata più attiva e autonoma, i decreti successivi lanceranno dei percorsi e delle iniziative finalizzate “al mantenimento delle capacità fisiche, intellettive, lavorative e sociali, mediante l’attività sportiva e la relazione con gli animali di affezione”.

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Fonte: Camera dei Deputati

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