Adozioni a quattro zampe per gli anziani dei centri comunali: così Roma vuole combattere il randagismo e la solitudine (ma non basta)

Il Comune di Roma sta per avviare un progetto sperimentale per promuovere le adozioni di cani e gatti randagi da parte degli ospiti dei centri per anziani della capitale: "un'iniziativa che migliorerebbe la qualità di vita di entrambi, soprattutto dal punto di vista emotivo e relazionale". Ma può davvero fare la differenza e riuscire a contrastare il randagismo?

Nei canili e nei gattini delle nostre città ci sono tantissimi amici a quattro zampe alla ricerca di cure e amore. Allo stesso tempo, migliaia di anziani si sentono soli e avrebbero tempo a disposizione da dedicare a cani e gatti. Così per combattere la piaga del randagismo e la solitudine Roma Capitale ha deciso di favorire l’adozione di animali domestici d’età avanzata da parte degli ospiti dei centri anziani comunali.

“L’adozione di un cane anziano da parte di una persona anziana migliorerebbe la qualità di vita di entrambi, soprattutto dal punto di vista emotivo e relazionale” si legge nella Memoria di Giunta, approvata lo scorso 2 marzo, che incentiva le adozioni.

Abbiamo dato avvio, di concerto con l’assessora Funari, a questo progetto che è ora in sperimentazione e a cui vogliamo dare impulso e diffusione, nella convinzione che possa dare un contributo importante anzitutto per la tutela e il benessere di cani anziani ospiti delle strutture comunali; quasi sempre destinati, purtroppo, a rimanere nei canili poichè meno richiesti per le adozioni. – commenta l’assessora all’ambiente della capitale, Sabrina Alfonsi – Animali che, invece, possono, con la loro presenza, arricchire la vita affettiva e alleviare la solitudine di tante persone con benefici anche sulla loro socialità, sulle loro capacità di relazione e di accudimento, migliorando così la qualità della vita di entrambi, anziani e cani.

L’iniziativa è indubbiamente lodevole, ma c’è un ma. Come sottolineato anche dall’OIPA (Organizzazione internazionale protezione animali), il progetto sperimentale del comune di Roma prevede soltanto delle agevolazioni per le spese veterinarie. Molte persone anziane, che vivono con pensioni veramente irrisorie, sarebbero scorraggiati da questo fattore.

Le strutture residenziali di Roma Capitale possono essere la nuova casa dei cani e dei gatti più sfortunati, che possono recare agli ospiti gioia e motivazione. Si attiverebbe così una sinergia che innalzerebbe la qualità della vita di entrambe le parti.  – evidenzia il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. – Ci auguriamo che però le spese medico-veterinarie siano totalmente a carico delle casse comunali e non siano previste mere “agevolazioni”, come scritto nella memoria di Giunta.

Un altro elemento da considerare è che non verranno messi a disposizione degli anziani educatori cinofili o altre figure esperti che potrebbero insegnare agli anziani come relazionarsi con i nuovi amici a quattro zampe. Insomma, un’idea virtuosa sulla carta, ma sembra difficile che questa possa bastare a contrastare davvero il randagismo a Roma e regalare un’esistenza più gioiosa alle persone più avanti con l’età. Affinché ciò diventi realtà serve indubbiamente uno sforzo ulteriore.

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Fonti: Roma Capitale/OIPA

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