Da oggi Amazon interrompe la consegna di beni non essenziali garantendo solo quelli di prima necessità

Da oggi Amazon interrompe la consegna di beni ritenuti non essenziali, garantendo solo quelli che rientrano nella categoria di prima necessità.

Inizialmente Amazon aveva deciso di dare priorità ai beni essenziali, medicinali e prodotti molto richiesti, in modo da poterli consegnare più rapidamente, e con beni essenziali si riferiva per esempio al cibo, ai prodotti per bambini, ai beni per animali domestici, o relativi alla salute, alla gestione della casa e del corpo. Specificando che tutti gli altri sarebbero stati spediti solo se disponibili in magazzino.

Ma ora ha deciso di adottare misure più drastiche e venderà in modo diretto solo merci di prima necessità escludendo ciò che non rientra in questa categoria, per esempio videogiochi, Cd e altri prodotti non essenziali che negli ultimi tempi sono stati molto richiesti dai clienti e che avevano esclusivamente subito temporanei ritardi nelle consegne.

Le misure, come sottolinea Reuters, riguardano Amazon Italia e Francia, e i prodotti non di prima necessità potranno essere acquistati esclusivamente dai venditori di terze parti che effettuano spedizioni dirette, quindi senza passare per Amazon, anche se con tempistiche diverse rispetto al solito.

Secondo quanto riporta Reuters, Amazon lo avrebbe annunciato tramite un messaggio  inviato ai venditori cinesi attraverso la piattaforma di social media WeChat, annuncio fatto perché proprio loro potrebbero essere particolarmente colpiti dalla restrizione visto che rappresentano il 45% dei venditori attivi su Amazon.fr e il 44% di Amazon.it. secondo i dati di Marketplace Pulse, una società di ricerca e-commerce.

Priorità verrà data quindi alla merce più indispensabile, dagli alimentari ai prodotti per l’igiene, e in questo modo l’infrastruttura di stoccaggio e spedizione potrà gestire gli ordini più rapidamente, e far fronte all’esigenza di far lavorare i dipendenti in condizioni di sicurezza.

FONTI: Reuters /Foto Ansa

Ti potrebbe interessare anche:

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook