Se proprio devi comprare omogeneizzati alla frutta per tuo figlio, segui questi consigli per scegliere i migliori

Fra zuccheri aggiunti, additivi e assenza di stagionalità, è molto meglio produrre in casa gli omogeneizzati alla frutta per i nostri bambini

L’alimentazione dei più piccoli è oggetto di grande attenzione da parte dei genitori, che dedicano molto tempo alla selezione accurata del latte più adatto, dell’omogeneizzato, del semolino o della pastina più adatti in termini di qualità e apporto nutrizionale.

Tuttavia, non sempre i prodotti confezionati che troviamo in supermercato o in farmacia, pur essendo specificamente pensati per i bambini, si rivelano la scelta migliore per il loro benessere.

Coloranti, zuccheri e altri additivi rendono gli alimenti per l’infanzia pericolosi per i piccoli consumatori che, oltre a carne, pesce o frutta, si trovano fin da subito a fare i conti con sostanze chimiche controverse e dannose.

In questo articolo vogliamo accendere i riflettori su un alimento in apparenza molto semplice, ma che può nascondere insidie a un genitore poco attento: gli omogeneizzati alla frutta.

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Come scegliere i migliori omogeneizzati alla frutta

Al supermercato troviamo un’offerta vastissima di prodotti per neonati a base di frutta, diversi per gusto, marchio, formato e prezzo – senza trascurare le opzioni biologiche: ma come scegliere un prodotto di buona qualità?

Come diciamo sempre, il “trucco” per un acquisto consapevole è la lettura attenta della lista degli ingredienti e delle altre informazioni contenute sull’etichetta del prodotto. Come sempre vale la regola del meno è lunga e meglio è. A maggior ragione nel caso degli omogeneizzati alla frutta, l’elenco degli ingredienti dovrebbe essere cortissimo – l’ideale sarebbe un prodotto che abbia la frutta come unico ingrediente.

Da evitare gli omogenizzati in cui vi è dell’ulteriore zucchero aggiunto oltre a quello naturalmente contenuto dalla frutta.

I bambini piccolissimi, se abituati fin da subito ai sapori molto dolci, potrebbero avere delle difficoltà nell’apprezzare il gusto di altri cibi, come le verdure e sviluppare nel tempo una vera e propria dipendenza dagli zuccheri.

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Attenzione anche alla presenza di additivi nel prodotto – come tapioca e farina di mais (aiutano la consistenza), acido citrico (previene l’ossidazione), o oli vegetali, (migliorano il gusto e la conservazione del prodotto).

Inoltre se possibile, meglio scegliere prodotti biologici per avere una garanzia in più che non siano presenti residui di pesticidi e fitofarmaci che nei neonati o comunque nei bimbi piccoli possono essere nocivi anche in quantità minime.

I “contro” degli omogeneizzati industriali

Anche se il prodotto che stiamo acquistando ci sembra buono e la lista degli ingredienti ci incoraggia a comprarlo, ricordiamo che gli omogeneizzati industriali sono molto meno validi dal punto di vista nutrizionale rispetto alla frutta “al naturale”:

  • durante i processi di produzione, vengono eliminate tutte le parti considerate “indigeste” come per esempio la cellulosa della frutta, che in realtà sono necessarie per un buon funzionamento intestinale.
  • le qualità nutritive (apporto vitaminico, minerali) rispetto ad un alimento fresco sono ridotte notevolmente si perde “l’energia” nutritiva dell’alimento
  • infine, il bambino non viene educato alla stagionalità degli alimenti e all’alternarsi di sapori diversi a seconda della stagione.

Il nostro consiglio è quello di cimentarsi a fare gli omogeneizzati a casa, selezionando frutta fresca (meglio se proveniente da agricoltura biologica) e seguendo la naturale stagionalità dei prodotti.

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