L’uso di paracetamolo durante la gravidanza è stato collegato a ritardi nel linguaggio nei bambini

Una ricerca dell’Università dell’Illinois collega l’aumento dell’uso di paracetamolo durante la gravidanza a ritardi nel linguaggio nella prima infanzia

Il paracetamolo è considerato l’antidolorifico da banco più sicuro e disponibile durante la gravidanza, e gli studi dimostrano che il 50% -65% delle donne in Nord America ed Europa ha assunto l’analgesico durante la gestazione.

Un nuovo studio condotto da ricercatori dell’Università dell’Illinois Urbana-Champaign ha esplorato la relazione tra l’uso di paracetamolo durante la gravidanza e gli esiti linguistici nella prima infanzia.

Lo studio ha, infatti, scoperto che un maggiore uso di paracetamolo durante la gravidanza, soprattutto nel terzo trimestre, è associato a ritardi nel linguaggio nei bambini. Lo studio ha utilizzato metodologie dettagliate per monitorare gli impatti sullo sviluppo, rivelando significative riduzioni del vocabolario nei bambini di due anni e minori competenze linguistiche all’età di 3 anni.

Lo studio

Studi precedenti avevano trovato associazioni tra l’uso di paracetamolo durante la gravidanza e capacità comunicative più scarse del bambino.

Ma questi studi hanno utilizzato misure dello sviluppo del linguaggio che erano meno precise rispetto ai metodi applicati nello studio attuale.

Gli studi precedenti avevano chiesto alle donne incinte solo al massimo una volta al trimestre se usavano paracetamolo, ora invece i ricercatori hanno parlato con i partecipanti ogni quattro-sei settimane durante la gravidanza e poi entro 24 ore dalla nascita del bambino.

Le analisi del linguaggio hanno coinvolto 298 bambini di 2 anni che erano stati seguiti nel periodo prenatale, 254 dei quali sono tornati per ulteriori studi all’età di 3 anni.

La misurazione del vocabolario chiedeva ai genitori di selezionare le parole usate dai loro figli da un elenco di 680 parole.

I genitori hanno valutato nuovamente il loro bambino a 3 anni, confrontando le sue competenze linguistiche con quelle dei loro coetanei.

L’analisi ha collegato l’uso di paracetamolo nel secondo e terzo trimestre di gravidanza a ritardi modesti ma significativi nello sviluppo iniziale del linguaggio.

Abbiamo scoperto che un maggiore uso di paracetamolo, soprattutto durante il terzo trimestre, era associato a punteggi di vocabolario più bassi e a una minore durata media delle parole a 2 anni.

La scoperta più drammatica è stata che ogni uso di paracetamolo nel terzo trimestre di gravidanza era associato a una riduzione di quasi due parole nel vocabolario nei bambini di 2 anni.

Ciò suggerisce che se una persona incinta prendesse paracetamolo 13 volte – o una volta alla settimana – durante il terzo trimestre di gravidanza, il suo bambino potrebbe esprimere 26 parole in meno all’età di 2 anni rispetto ad altri bambini della stessa età.

I risultati devono essere testati in studi più ampi, ma fino ad allora le donne in gravidanza non dovrebbero aver paura di assumere paracetamolo per la febbre o in caso di dolore grave e disagio durante la gravidanza.

Seguici su Telegram | Instagram | Facebook | TikTok | Youtube

Fonte: Pediatric Research

Ti potrebbe interessare:

Condividi su Whatsapp Condividi su Linkedin
Iscriviti alla newsletter settimanale
Seguici su Facebook